Nova, due ragazze violentate:fermati tre operai rumeni

Nova, due ragazze violentate:fermati tre operai rumeni

Nova Milanese – Aver prelevato due ragazze sulla strada violentandole brutalmente per ore prima di rilasciarle. Di questo sono accusati tre rumeni residenti a Nova Milanese individuati dai carabinieri della compagnia di Monza, insieme ai colleghi di Sesto San Giovanni, come gli autori di due sequestri di persona a scopo di violenza sessuale nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua. L’indagine è cominciata venerdì scorso alle 6 di mattina quando una nigeriana di 22 anni ha telefonato al 112 facendo capire di essere stata vittima di un reato. Solo successivamente, con l’aiuto di un interprete, ha spiegato ai militari monzesi che cosa era accaduto. La donna era stata prelevata la sera prima, intorno a mezzanotte, su viale Fulvio Testi in una zona al confine tra Cinisello Balsamo e Monza, da tre individui arrivati a bordo di una macchina. La ragazza era stata portata a forza in un appartamento dove i tre, all’apparenza slavi, avevano ripetutamente e brutalmente abusato di lei, costringendola anche a prestazioni particolarmente perverse. Alla fine era stata rilasciata in una zona periferica di Monza.

La spada giapponese. Il racconto della nigeriana, portata poi alla clinica Mangiagalli per gli esami del caso, è stato molto particolareggiato sia nella descrizione dei suoi aguzzini che in quella dell’abitazione. Proprio lì, appesa a un muro, aveva notato una spada giapponese, una katana. L’inchiesta dei carabinieri ha avuto una svolta il giorno successivo quando una rumena di 24 anni ha segnalato all’Arma di Sesto di essere stata sequestrata da tre uomini che con la loro auto l’avevano portata in aperta campagna per violentarla a turno. La zona probabilmente è quella al confine tra Monza e Muggiò. Era abbastanza chiaro, insomma, che si poteva trattare delle stesse tre persone che avevano preso anche la 22enne nigeriana.

Le testimonianze e il blitz. I carabinieri sono riusciti a risalire ai tre grazie soprattutto alle dichiarazioni di un’altra ragazza, una lucciola che si è ricordata di un controllo effettuato dai carabinieri su un’auto con le stesse caratteristiche di quella dei violentatori, sulla quale c’erano tre persone. Una verifica sull’attività delle pattuglie in quella zona ha permesso di recuperare le generalità dei tre che occupavano l’Alfa Romeo 147 verde scuro usata per l’occasione. Ieri mattina i carabinieri sono entrati in azione in due abitazioni di Nova Milanese, fermando Gavrila Grab, 21 anni, Vasile Coman, 22, Petre Timis, 24 anni, tutti operai con regolare permesso di soggiorno, due dei quali sposati. Nella casa di uno di loro è stata trovata la spada giapponese descritta dalla nigeriana. I carabinieri hanno anche sequestrato un coltello (usato per far stare zitte le donne nel trasporto in auto, durante il quale venivano coperte con un giubbotto per evitare che capissero dove venivano portate) e un tesserino con i dati personali di una delle vittime che le era stato tolto intimandole di non proferire verbo con i carabinieri. Le due ragazze hanno riconosciuto fotograficamente i loro aggressori.