Carnate – Benedetti, Nava, Spialtini e Pellegrini. A Carnate è sfida a quattro per la poltrona di sindaco. Venerdì sera, in sala consiliare, Luigi Losa modera l’incontro-scontro tra i magnifici quattro davanti a un numeroso pubblico.
Ore 23.19 – Sipario. Si chiude la serata, il pubblico rumoreggia. Appuntamento lunedì sera, faccia a a faccia a Sulbiate.
Ore 23.13 – Benedetti risponde alle accuse di essere un assenteista del Consiglio comunale. Ne ho fatti 30 su 40. Ho il foglio delle presenze di consiglieri e assessori.
Nava e le accuse di non essere una lista civica pura. Certo che ci sostengono dei partiti.
Ore 22.56 – Si passa al particulare di Giucciardini: via Italia da sistemare, ex mensa, e il curioso caso delle scuole cittadine che non si trovano mai.
Pellegrini: l’ex mensa. Dobbiamo dare una scuola media alle nuove generazioni. Bisogna continuare a insistere, in quell’area, sui servizi scolastici.
Spialtini: è nuova e funzionale. Ma è un’ex mensa. Hanno sede alcune associazioni carnatesi. In quest’ottica, deve diventare sede delle associazioni. Deve trasferirsi anche il centro anziani.
Parola a Nava, che mette i puntini sulle “i”. In quello spazio deve essere momentanemante spostata la biblioteca. La questione culturale deve essere al centro di questo paese. C’è un migliore spazio culturale?
Chiude Benedetti: la Bibbia è il programma. La nuova mensa è più piccola di quella vecchia. Così vanno le opere pubbliche a Carnate. Trasferire la biblioteca nell’ex mensa per riqualificare la sua sede.
Ore 22.48 – Si parla della qualità della vita sociale. Noi puntiamo forte sulla riqualificazione. Lo dice Benedetti, programma in mano.
Anche Spialtini: è tra i primi argomenti del nostro programma, come avvenuto anche negli ultimi cinque anni. Poche risorse, ma tanta strada è stata fatta. Pellegrini punta alla rivitalizzazione del quartiere stazione. Ma è solo un tassello della nostra costruzione. Nava predica chiarezza. Il pgt prevede 1.600 abitanti in più. (Dal sociale si è passati al dio mattone, ndr). Dobbiamo far rinascere lo spirito di partecipazione di questo paese come le consulte di paese, senza creare paure. Identità di Comune da ritrovare. Fare scelte che sono consequenziali.
Ore 22.45 – Primo bilanco della serata. Il pubblico è numeroso, competente e accalorato. I candidati a sindaco snocciolano dati e attacchi ai concorrenti. Nava è caricato a pallettoni, Pellegrini usa il bastone e la carota. Benedetti è il più diplomatico ed ecumenico, mentre Spialtini, attaccato da più parti, si difende con ordine.
Ore 22.33 – Si parla di parcheggi, della lotta dei cittadini con i pendolari. E della paura dei cantieri che ne toglieranno altri.
Benedetti propone: demoliamo le aiuole.
Per Pellegrini bisogna sgravare il centro di Carnate. I pendolari devono essere lasciati all’esterno.
Nava parte dai pedoni. In via Buonarroti c’era lo spazio per il parcheggio, ma è stato distrutto.
Ore 22.15 – Il pubblico si scalda. Nava viene assediato da una signora e da un pezzo dell’amministrazione uscente. Il pubblico s’infiamma a tratti, deve così gridare Luigi Losa per calmare gli animi. Addirittura, presente Benedetti, si dice che l’attuale maggioranza ha perso i pezzi peggiori. Qualcuno chiede: quando supererete le divergenze ideologiche per fare il bene del paese? Le risposte sono impostate adesso sul volemose bene. Con qualche idea sorprendente.
Benedetti afferma che la sua lista è trasversale, che il programma contiene delle idee di sinistra. Massima convergenza sul programma.
Spialtini giudica: nei programmi qualcosa è simile, molte altre cose no. E’ qui che deve andare il confronto. Le ideologie devono essere messe da parte.
Anche per Pellegrini Carnate ha bisogno di coesione. Anche le opposizioni hanno delle idee. Se vinciamo, nomineremo un assessore preso dall’opposizione.
Nava è caustico: insomma, essere buonisti per qualche voto in più…Il nostro programma è di buon senso, non ideologico. Ideologia ce n’è ben poca.
Benedetti conferma: se Nava fa bene, collaboreremo. La contrapposizione ideologica è stupida.
Ora 22.06 – Prima domanda: aumento dell’Imu del 20%, tutto il resto del 40%, l’Irpef del 25%. A quindici giorni dalle elezioni. Che cosa farà l’amministrazione di questi soldi in più?
Benedetti: siamo contrari all’aumento dell’Imu. I soldi in cassa li diamo al quartiere astazione.
Nava: Imu da applicare al minimo, poi sarebbe toccato alla nuova amministrazione decidere che cosa fare, con le politiche di bilancio.
Pellegrini: è una tassa iniqua. L’unica cosa da fare è mantenerla al minimo. Nel bilancio però ci sono 23 mutui pendenti e 35 voci di contenzioso.
Spialtini: atto di responsabilità approvarlo prima delle elezioni. I tempi tecnici, dopo il voto, sarebbero stati risicati.
Ore 21.57 – Politica e alleanze. Pellegrini conferma: nessuna alleanza. Benedetti rivela che ha tentato fino in fondo di fare una lista di qualità. Nessun rinnovamento, nessuna discontinuità con l’amministraione precedente. Spialtini, sulla non ricandidatura del sindaco uscente, non ritiene questo un momento di debolezza. Per Nava nell’amministrazione attuale ci sono problemi seri anche di natura personale. Non possono aver bruciato gran parte degli elementi, dal sindaco al vicesindaco.
Gli animi si scaldano, nel pubblico, l’intervento di Nava viene contestato. Nava conferma la lista civica sostenuta dal centrosinistra. Con appoggio Udc. Metà iscritti al partito, metà cittadini.
Spialtini a Nava: se al vostro interno non ci sono discussioni, vuol dire che seguite il pensiero unico del partito. E dal pubblico qualcuno urla: “Comunisti!”.
Ore 21.47 – Tocca alle ex aree industriali dismesse: ex Mellin e scatolificio Ambrosiano.
Pellegrini attacca: manca una vera officina, un’area industriale. Sull’area dello scatolificio il progetto della proprietà non è condivisibile: 5 palazzine da 210 appartamenti. Su queste aree devono esserci attività produttive che portino liquidità al Comune.
Spialtini difende il progetto dell’ex scatolificio. E’ un’idea che cambia la zona, ma permette di riqualificazione tutta l’areaa che corre lungo la ferrovia. Lo stesso vale per la zona Mellin. Consapevoli che tutti vorremmo delle industrie.
Nava parte dal pgt. Abbiamo votato contro, ma non lo sconvolgeremo. Questa amministrazione ha tolto la produttività all’area dello scatolificio. Ci sarà un centro commerciale e un insediamento di 540 abitanti. Vogliamo contattare la proprietà e dire che l’attività produttiva, a Carnate, la vogliamo. I dipendenti dello scatolificio, sono 70, devono lavorare qui. Dentro quell’area non devono esserci centri commerciali, significa dichiarare guerra ai piccoli negozianti. Sulla questione dell’ex Mellin: si può fare di tutto. Ma quell’area deve rimanere zona artigianale. Sentiamo che ci sono altre aziende che sono in grossa difficoltà, la produttività deve rimanere in paese.
Chiude Benedetti. Il proprietario dello scatolificio sta cercando un’area per trasferire l’attività in un Comune vicino. Ho visto il progetto di questa amministrazione: queste torri non si devono fare. Non abbiamo un centro storico, mentre si possono realizzare alcune piazze di nuova concezione. Una potrebbe venire fuori proprio all’interno dello scatolifcio. L’ex Mellin è così grande che deve essere soggetta a un concoro di idee.
Ore 21.39 – Secondo giro sulla stazione. Il tema è caldo.
Riparte Benedetti, che da buon tecnico spiega le varie fasi di progettazione di un’opera pubblica. Oggi come oggi, lo spazio di manovra per fare delle modifiche è ridottissimo. Se vogliamo tenere il finanziamento, dobbiamo tenerci il progetto così come fatto.
Per Pellegrini il tema centrale è una vecchia struttura coperta di amianto. Noi abbiamo protestato davanti a quel rudere, senz adi noi non ci sarebbe stata l’ordinanza firmata dal sindaco Riva. E’ urgente ma non è stata ancora messa in opera.
Poi Spialtini. Il progetto non va stravolto, sono piccole indicazioni che lo migliorano. Secondo noi il progetto è stato apprezzato ma anche criticato in alcuni punti.
Ancora Nava. Non siamo contro qualcosa. Il finanziamento deve rimanere, ma deve essere riequilibrato. Il parcheggio sotterraneo deve avere almeno 400 stalli per essere economicamente sostenibile.
E si riprende con Pellegrini. Il progetto vale con lo scambio ferro-gomma. Ok, va bene. Ma le strutture devono essere gestibili, non devono essere un fallimento economico per il Comune.
Ore 21.27 – Altro carico da novanta: il quartiere stazione.
Benedetti spara: nessuno ha mai fatto niente. Lì ci vivo da oltre 40 anni. C’è un progetto e un finanziamento regionale. Quel progetto ha raccolto poche voci a favore. Deve essere ampiamente condiviso. Si deve istituire un tavolo di lavoro. Noi abbiamo delle idee, ma devono venire fuori anche dai cittadini. Un investimento di 7 milioni di euro, come da progetto, deve essere fatto con gran buon senso.
Per Spialtini, la maggioranza di Cittadini per Carnate è l’unica che ha dato un progetto a questo quartiere. Certo, vale tanto, ma siamo convinti che è l’unica risposta possibile per il quartiere. Ora stiamo attendendo il progetto definitivo: in questa fase i cittadini possono avanzare le richieste di revisione che vogliono. Non c’è alcun pericolo che il progetto cada dall’alto.
Pellegrini si dice non d’accordo sulla spesa. Ma non bisogna buttare i soldi. Dove possibile si deve dialogare con i cittadini e i commercianti. Non vediamo di buon occhio il parcheggio interrato di via Dalla Chiesa. Progetto troppo oneroso. I soldi devono essere usati per strutture concrete, per i cittadini, come il comando della polizia locale nella stazione. Poi pensiamo a un presidio medico sanitario nelle aree che sono inutilizzate.
Nava parte dalle tasse. Oggi, così com’è, il progetto della riqualificazione non è sostenibile dal Comune. Già oggi i cittadini devono pagare l’Imu. Se chiediamo anche i soldi per coprire questo progetto….I finanziamenti pubblici vanno sì mantenuti, ma non possiamo spendere cinque di quesi sette milioni di euro per una sola via, via Dalla Chiesa. Per forza un parcheggio interrato? Con un centro commerciale? I commercianti della stazione, se sentiti, avrebbero detto che nessuno è contento.
Ore 21.15 – Parte il faccia a faccia tra i candidati sindaco a Carnate. Primo tema proposto da Losa: villa Banfi.
Per Nava deve tornare ad essere un luogo pubblico, aperto a tutti. Si sono sciupati cinque anni, le scuse che si sono dette in queste anni erano cose superabilissime. Si è voluto abbandonare la villa. Si poteva e si può ancora ristrutturare.
Per Benedetti la villa deve restare comunale ma bisogna affidarla a un operatore privato per restaurarla. Certo, l’operatore deve avere un utile, quindi gestirla per 20-25 anni.
Tocca a Spialtini. La villa è così perché non c’è ancora un progetto. E’ un’eredità della vecchia amministrazione. E’ in questo stato sia per alcuni ritardi dell’amministrazione attuale, sia perché all’inizio si è partiti in ritardo. Non è adatta a ospitare uffici comunali. Deve ospitare i carnatesi, si potrebbero creare sale mostre, sale convegni, la sede del Consiglio comunale. La villa è comunale, lo sarà sempre come il suo parco.
Chiude Pellegrini. Errore sia del sindaco Taglialegne sia la giunta Riva. Noi siamo realistici: bisogna portare nella villa la biblioteca. Abbiamo verificato, è un progetto fattibile che riporta al centro la cultura, dentro il paese. Ci sarà anche l’ufficio di coordinamento delle associazioni di volontariato.