Morta in ospedale dopo cadutaLa procura ha aperto un’indagine

Giovanna Cesana, 75 anni, di Giussano è morta giovedì a Gravedona (Como) dove è stata trasportata in elicottero dal Borella di Giussano, dove curava il cuore. Qui, il 19, era caduta rompendo il femore e battendo la testa. Era in coma. La procura ha ordinato l'autopsia.
Morta in ospedale dopo cadutaLa procura ha aperto un’indagine

Giussano – Ha un risvolto di natura giudiziaria la scomparsa di Giovanna Cesana, la pensionata di 75 anni residente a Robbiano, morta giovedì scorso nel reparto di neurochirurgia all’ospedale di Gravedona in provincia di Como.

La procura ne ha disposto l’autopsia, per accertare se non ci sia stata negligenza da parte dell’ospedale “Borella” di Giussano, dove la donna era stata ricoverata per problemi cardiaci sino al 19 aprile scorso, quando alle 5.20 del mattino si sarebbe alzata dal letto, per andare in bagno, tornata in stanza, sarebbe caduta a terra, rompendo il femore e battendo la testa. Il conseguente trauma cranico l’ha fatta entrare subito in coma.

Nelle ore successive era stata trasferita in elisoccorso a Gravedona e giovedì è sopraggiunta la morte. La cartella clinica della settantacinquenne è già nelle mani della procura, mentre il marito Antonio e il figlio Carlo si disperano per la morte della povera Giovanna. «Quello che posso dire – dichiara Giovanni Materia, direttore del presidio ospedaliero di Giussano e di Carate – è che siamo rammaricati e dispiaciuti per il decesso, ma l’ospedale si è subito attivato. La signora Cesana è stata soccorsa, visitata e sottoposta a diversi controlli tra cui una Tac.

Inizialmente sono stati contattati gli ospedali “Niguarda” di Milano e “San Gerardo” di Monza, i più vicini dotati di un efficiente reparto di neurochirurgia, ma non trovando posto nell’immediato, la ricerca è continuata, sino a trovare esito positivo nell’ospedale di Gravedona. Per non arrecare un ulteriore trauma alla paziente, è stato disposto il trasferimento in elisoccorso anziché in ambulanza. Di più non posso dire, la procura ha richiesto la cartella clinica e noi l’abbiamo immediatamente fornita, attendiamo l’esito delle indagini».

Ma chi era Giovanna Cesana? Era una tranquilla signora che abitava in via Monte Santo 79 a Robbiano insieme al marito Antonio Brunati. Non usciva spesso di casa, soffriva di cuore ed era costantemente in cura. I vicini la ricordano come una persona buona, riservata, una casalinga che s’incrociava soprattutto la domenica sera, quando sempre in compagnia del marito si recava alla messa.

Giovanna oltre al marito Antonio lascia il figlio Carlo. La data dei funerali non è stata naturalmente ancora stabilita, si attende il nullaosta da parte della procura, che arriverà naturalmente dopo l’autopsia, quando finalmente Antonio e il figlio Carlo sapranno perché è morta la loro amata moglie a madre.
Cristina Marzorati