Monza – Malavita e politica monzese. L’ex assessore al patrimonio Giovanni Antonicelli, risulta iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di corruzione. Tra voci di corridoio e richieste di smentita avanzate più volte dall’ex pubblico amministratore, la conferma giunge direttamente da palazzo di giustizia. A giugno i militari della Guardia di Finanza si sono presentati in comune per acquisire documenti relativi ad appalti pubblici del suo assessorato.
Al blitz delle Fiamme Gialle si era arrivati partendo da un’indagine più ampia condotta dai carabinieri di Monza che, come confermato da questa estate da fonti investigative qualificate, ipotizza “pesanti infiltrazioni della camorra nella pubblica amministrazione monzese, a più livelli”. Uno scenario investigativo clamoroso, che getta un’ombra sinistra sulla politica monzese degli ultimi anni: gli inquirenti si sarebbero imbattuti in un presunto scambio di favori tra l’ex assessore, ed alcuni pregiudicati napoletani che sarebbero riusciti, in certi casi, ad aggiudicarsi le commesse con imprese a loro riconducibili, in altri, a piazzare alcuni uomini di loro fiducia per farli lavorare nelle società che forniscono servizi al comune.
Tra le carte, si ipotizza anche l’ipotesi di voto di scambio con questi personaggi legati alla malavita, i quali, sempre secondo quanto confermano gli investigatori, “riproducono in Brianza gli stessi schemi di un clan della camorra”. A reggere le fila, sarebbe un imprenditore di origine campana, la cui identità è coperta dal segreto istruttorio.
F. Ber.