Monza, parla il dottor Andrea Gori«Non abbiamo venduto sangue»

Andrea Gori, primario delle Malattie Infettive all'ospedale san Gerardo di Monza, parla dopo il blitz dei carabinieri di Seregno e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma: «Sono tranquillo, i controlli sono la routine. Non abbiamo mai venduto sangue.»
Monza, soffocato dalla minestrinaBambino muore al San Gerardo

Monza – Dopo una giornata di silenzio, Andrea Gori, primario delle Malattie Infettive al san Gerardo di Monza, parla per la prima volta dopo il blitz dei carabinieri di Seregno e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma che giovedì hanno perquisito il reparto, acquisito cartelle e file nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Monza a firma dei pm salvatore Bellomo e Caterina Trentini.

“Sono tranquillissimo- dice al telefono, ma la voce tradisce almeno amarezza- abbiamo sempre fatto bene il nostro lavoro e questi controlli capitano a chi fa ricerca e sperimentazione clinica”. Sull’ipotesi di vendita di sangue è fermo: “Mai venduto sangue”. Ribadisce lui stesso la necessità di controlli: “Ne avevamo già avuti in passato il campo della ricerca è un campo complesso e noi per questo abbiamo investito molte risorse anche in termini di medici nella ricerca. E’ giusto che i controlli ci siano per il rispetto delle procedure e a garanzia del paziente”.

Tra le 25 sperimentazioni cliniche in atto, in modo particolare su Hiv ed epatite, il san Gerardo è uno dei pochi centri italiani coinvolti nella sperimentazione sul vaccino terapeutico messo a punto dall’italiana Barbara Ensoli dell’Istituto Superiore di Sanità e dalla scorsa primavera ha avviato un secondo trial clinico su un nuovo vaccino di tipo preventivo in collaborazione con il centro nazionale Aids che, dagli studi preclinici compiuti sulle scimmie, ha dato promettenti risultati sul fronte dell’immunità dal virus.
Rosella Redaelli