Monza, la mitologia dell’OccidentePignatelli alla galleria Antologia

"Chimera selection": le opere di Luca Pignatelli alla galleria Antologia di Monza. La personale apre giovedì (inaugurazione alle 18.30) per poi continuare fino al 21 gennaio. La galleria è visitabile dalle 10 alle 12.30 dalle 15.30 alle 19.30, tranne il lunedì mattina.
Monza, la mitologia dell’OccidentePignatelli alla galleria Antologia

Monza – La memoria è fatta di icone, sensazioni, epistassi della realtà: qualcosa che presto o tardi coagula in un segno, un profilo, un’immagine che da sola è in grado di raccontare tutto. Lo sono i marchi, lo sono le sagome degli oggetti, le texture delle architetture.
Non hanno bisogno di colore o di dettagli, basta un tratto e sono loro. Lo sono quelle descritte da Luca Pignatelli: aerei della seconda guerra mondiale, i volti delle statue della civiltà greca, i colonnati dei templi demoliti dai secoli o dall’incuria, i treni a vapore. Basta una macchia che macchia non è e passa davanti agli occhi l’immaginario condiviso del Novecento: le periferie urbanizzate, il cuore delle città, i residui dei boschi con gli animali apparentemente sperduti, le guerre e il loro carico di violenza incosciente, le macerie della civiltà occidentale, il mito del progresso e l’equivoco delle “magnifiche sorti e progressive”.

Sono lì: nello stuka tedesco che passa radente sulla valle dei templi, per dire che il mondo – e la sua cultura – sono prima di tutto vittime di se stesse, che non basta un voltapagina per dire che è tutto finito, il male compreso. L’inconografia dell’Occidente Luca Pignatelli la mette su tela – ma è tela recuperata, una juta pesante e grezza e piena di toppe, cuciture e ganci – utilizzata per coprire i carichi sulle ferrovie italiane. Oppure su carte, nelle opere grafiche che compongono “Chimera”, una selezione di lavori a stampa realizzati dall’artista milanese nell’ultimo decennio. Ora, dopo essere stati presentati per la prima volta alla Galleria d’Arte Moderna di Udine, arrivano a Monza, in una selezione, alla galleria Antologia. Si tratta di “Selection chimera”, una trentina di lavori dell’autore milanese uscito con Marco Petrus, Giovanni Frangi e Velasco Vitali dall’Officina milanese.

Nato nel 1962 e alla Biennale veneziana del 2009, è uno dei talenti della nuova stagione artistica italiana. Anzi, un protagonista, sempre grazie alla Biennale della laguna, ma del 2003, dove è stato selezionato da Luca Beatrice come uno degli artisti che hanno composto la mostra “La nuova scena artistica italiana”. «Antologia – raccontano i galleristi Matteo e Achille Mapelli – vuole mettere in risalto un aspetto molto importante della produzione dell’artista milanese, tutte le opere in mostra sono “tirate” alla maniera dello zucchero, una tecnica grafica altamente pittorica che consente di contaminare immagini prese in prestito dal passato con innovazioni tecniche e iconografiche».

I lavori sono stati tirati alla stamperia d’arte Corrado Albicocco di Udine, una delle poche stamperie rimaste in Italia a realizzare lavori tipografici artistici affrotnando le tecniche tradizionali. La maniera dello zucchero, in particolare, è un viaggio con la macchina del tempo: utilizzata soprattutto a cavallo tra Otto e Novecento, anche da artisti come Picasso e Braque, permette di mantenere vivi i tratti del pennello e del gesto pittorico, lavorando in positivo sulla lastra e producendo dettagli simili all’acquarello e rendendo unica ogni stampa della tiratura.

«Il tema conduttore è il concetto di occidente come campo di indagine e come paesaggio della proliferazione dei tòpoi e delle memorie» è stato scritto un anno fa per la personale udinese. La mostra monzese apre in concomitanza con una nuova personale dell’artista milanese, reduce da Firenze, Nizza, Napoli e New York: si tratta di “Icons unplugged”, a palazzo Poli, alla fontana di Trevi a Roma, negli spazi dell’Istituto nazionale per la grafica, dove proseguirà da giovedì primo dicembre fino al 5 febbraio. La personale monzese apre a sua volta giovedì (inaugurazione alle 18.30) per poi continuare fino al 21 gennaio. La galleria è visitabile dalle 10 alle 12.30 dalle 15.30 alle 19.30, tranne il lunedì mattina.
Massimiliano Rossin