Monza – Sangue prelevato in eccedenza dai pazienti senza che ce ne fosse bisogno per gonfiare il numero delle prestazioni e ottenere maggiori rimborsi: ipotesi di peculato quella che stanno vagliando i carabinieri di Seregno coadiuvati dai colleghi del Nas, Nucleo anti sofisticazioni di Milano, che dalle 9.30 di giovedì mattina sono chiusi negli uffici del reparto malattie infettive dell’ospedale San Gerardo. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Monza, che al momento mantiene il più stretto riserbo, sarebbe partita da una denuncia interna. Al momento non ci sarebbero indagati.
«Da questa mattina stiamo fornendo tutto il nostro appoggio ai carabinieri producendo fotocopie di tutta la documentazione relativa alle sperimentazioni sulle malattie infettive condotte dal dottor Andrea Gori perché secondo quanto mi è stato genericamente riferito potrebbe aver commesso delle scorrettezze, cosa alla quale non credo assolutamente».
Così il direttore dell’azienda ospedaliera Francesco Beretta interpellato sulla vicenda, che aggiunge: «Tutte le delibere relative alle sperimentazioni sono state approvate dal comitato etico scientifico e dall’Aifa, Agenzia italiana del farmaco. Il sangue dei pazienti usato a loro insaputa? Conoscendo la professionalità del dottor Gori, un luminare, non credo proprio.» . Nessun commento per il momento da parte dello stesso Gori.
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