Monza – Il teatro per passione, da vent’anni a questa parte. Anzi, diciannove per la verità, perché per scaramanzia da palcoscenico, le compagnie amatoriali monzesi hanno deciso di comune accordo di saltare la stagione numero diciassette. Quella che comincia, sabato al Teatro San Carlo, è dunque la ventesima edizione delle Compagnie Teatrali Monzesi. A inaugurarla è il gruppo Dietro le quarte, con “Emigranti” di Slawomir Mrozek, per la regia di Massimo Olimpo.
Prima dell’apertura del sipario è previsto anche un momento di presentazione dei lavori, con tutti i registi delle compagnie amatoriali che partecipano alla stagione. «In quell’occasione – dice Gianni Morabito, dell’associazione TamTam – vorremmo anche ringraziare per il suo Impegno Ettore Muller, uno degli storici promotori della rassegna e già nostro presidente». Per la ventesima edizione, confermati tutti i gruppi che sono saliti sul palco l’anno scorso, con il ritorno della compagnia Dagli otto agli anta, sul palco del Villoresi il 24 novembre con “Bentornata Dolly”, diretta da Laura Maciocia.
«Le compagnie sono le stesse che continuano questa avventura da anni. Un’avventura che speriamo duri ancora molto e si possa anche ampliare ad altri comuni, con nuove collaborazione. Le formazioni più giovani, come i Parafrisando e i Legati ad arte – continua Morabito – che rappresentano un importante ricambio generazionale». La stagione si recita tutta al San Carlo, tranne che in due casi, quello dei Dagli otto agli anta, che preparano un musical per cui sono necessari spazi più ampi e quello dell’unico spettacolo dialettale della rassegna, proposto da Impara l’arte. «La stagione ha una grande varietà – commenta Gianni Morabito – con grandi classici, allestimenti divertenti, un po’ per tutti i gusti». E quest’anno è anche più visibile: «In piazza Arengario è stato montato un totem con tutta la rassegna, in collaborazione con il comune».
Dopo il debutto di sabato, il 17 e 18 novembre tocca a Il volto e la maschera con “Non si dorme mai a Kirkwall”, un testo di Alberto Perrini diretto da Ida Pastori. Il prossimo weekend, la compagnia Teatro3 porta in scena “L’avaro” di Molière, guidata da Giuseppe D’Addario. Il 27, è il momento dei Lavori in corso con una commedia di Eduardo de Filippo, “La fortuna con l’effe maiuscola”, regia di Antonio Napoletano. Dopo una pausa a novembre, si riprende l’1 dicembre con i Parafrisando ne “La serra” di Harold Pinter (regia di Alessandro Dulbecco). Il 12 gennaio, Il Veliero presenta “Il matricomio” scritto e diretto da Enrico Roveris. Il cartellone prosegue con “Georges Dandin” di Molière (Compagnia stabile monzese guidata da Silvio Manini), “Doe ghe n’è…gh’en va” di Antonio Menichetti con il gruppo Impara l’arte diretto da Bruno Montrasio e ancora “Il mercante di Venezia” di Shakespeare nell’allestimento di Gianni Morabito con la TamTam, “La famiglia dell’antiquario” di Carlo Goldoni degli “Amici del teatro” (regista Elena Vercesi) e infine un grande classico della risata, “La cena dei cretini” di Francis Weber nella lettura di Luca Locati per i Legati ad Arte.
Letizia Rossi