Monza – Una raffica di carte bollate è in arrivo sul cantiere bloccato del tunnel di viale delle Industrie. L’amministrazione comunale passa alle vie legali nei confronti dell’impresa che ha lavorato (dato che le ruspe si sono fermate a settembre) per la costruzione del tunnel. «Stiamo valutando con un avvocato l’ipotesi di presentare un esposto in procura per le inadempienze dell’azienda», Osvaldo Mangone, assessore delle Opere pubbliche, vuole andare fino in fondo a questa situazione.
La situazione che si è configurata nelle ultime settimane ha dell’inverosimile, dato che l’impresa ha addirittura presentato al Comune un’ingiunzione per il pagamento del totale dei lavori: «L’impresa ha presentato all’amministrazione un decreto ingiuntivo per reclamare il pagamento dell’intero importo dei lavori che ammontano a 2,7 milioni di euro. L’amministrazione si è opposta in questo senso e si aprirà un contenzioso» dichiara l’avvocato Umberto Grella, a cui è stata assegnata questa pratica da seguire per conto dell’amministrazione comunale. Ma non finisce qui: «L’amministrazione ha deciso di prendere tutti i provvedimenti per la risoluzione del contratto, avendo riscontrato gravi inadempienze nella fase dei lavori» continua Grella. Anche a seguito dell’eventuale risoluzione del contratto si aprirà, prevedibilmente, un contenzioso.
Ci si prepara, insomma, a una lunga battaglia legale che bloccherà il cantiere per un periodo di tempo indeterminato. I tempi di risoluzione di questi contenziosi, infatti, non sono prevedibili, a meno che l’azienda non faccia la prima mossa: «Se l’azienda decidesse di riprendere i lavori allora la cosa cambierebbe» dichiara il direttore dei lavori, Filippo Rigoli. L’assessore ai Lavori pubblici, Osvaldo Mangone, dichiara: «L’amministrazione intraprenderà la linea dura nei confronti dell’impresa, non si può abbandonare un cantiere in questo modo».
La situazione nel cantiere di viale delle Industrie è precipitata dopo l’estate quando l’impresa ha completato la prima “canna” del tunnel. «Da allora la presenza in cantiere degli operai è stata a dir poco saltuaria – continua Rigoli – hanno anche disatteso 3 ordini di servizio imposti dall’amministrazione e non hanno mai iniziato i lavori per la seconda “canna” del tunnel». L’episodio più clamoroso si è verificato circa un mese fa quando il Comune aveva fatto chiudere il tunnel per la sistemazione della segnaletica e degli asfalti (appena fatti) e l’impresa non si è presentata. Da quel momento la situazione è precipitata fino ad arrivare alla definizione di un percorso di carte bollate a lungo termine.
Andrea Trentini