Monza: «I candidati alle elezioniusino la stamperia del carcere»

Libri stranieri in carcere,il più letto è il Corano

Monza – I politici diano lavoro alla stamperia del carcere. Inaugurata stamattina nel carcere di via Sanquirico potrebbe essere utilizzata dai candidati alle prossime elezioni per manifesti e volantini. L’appello viene dall’Assessore alle Politiche Sociali Stefano Carugo. “La nuova stamperia – precisa Carugo – l’unica in Lombardia all’interno di un carcere, ha una doppia valenza: imprenditoriale e sociale. Invitiamo quindi i candidati alle prossime elezioni ad avvalersi dell’impianto e del personale del carcere per la stampa del materiale promozionale. Potrebbe essere un buon esempio che giunge dal mondo politico, senza dimenticare che i costi sono certamente competitivi”. “Il Comune di Monza – dice l’Assessore alla Comunicazione Pierfranco Maffè – potrebbe avvalersi della stamperia per produrre parte del materiale utilizzato nelle campagne di comunicazione dell’Amministrazione, in particolare per volantini e locandine. Possiamo anche pensare di far produrre dai detenuti il materiale informativo degli istituti scolastici di ogni ordine e grado”. L’attività lavorativa durante il periodo di reclusione è considerata una modalità vera e concreta di recupero dei detenuti. I dati parlano chiaro: il tasso di recidività degli ex detenuti del carcere di Monza che hanno lavorato presso la falegnameria dell’istituto è, infatti, pari a zero. Attualmente le persone recluse nella casa circondariale di via Sanquirico sono 830, il 57% dei quali stranieri. Quelle che dovrebbero lavorare nella stamperia sono un paio.