Monza, gli studenti diventano profStudio e aiuto all’Hensemberger

Studenti che si mettono in discussione nella veste di docenti. Questa la sfida che gli studenti dell'Hensemberger di Monza hanno accettato con il progetto «Insieme è più facile». Si tratta di un percorso di studio assistito che aiuta chi ha lacune e fa crescere chi sale in cattedra.
Monza, gli studenti diventano profStudio e aiuto all’Hensemberger

Monza – Studenti che si mettono in discussione nella veste di docenti. Questa la sfida che gli studenti dell’Hensemberger di Monza hanno accettato con il progetto «Insieme è più facile ». Si tratta di un percorso di studio assistito in cui i ragazzi, per lo più del triennio, alcuni ex-studenti e docenti ora in pensione aiutano i ragazzi che hanno alcune lacune. Un servizio che è nato lo scorso anno e, visto il successo e la grande richiesta con ben 177 iscritti, è stato riproposto quest’anno con una grande novità: sono gli stessi studenti tutor che si occupano dell’intero progetto.
Jacopo Brugnoli, Mirko Galimberti, Andrea Magrinelli e Katia Bacinelli, che ha sostituito Oscar Alasia un genitore controllore delle attività, per quest’anno, hanno deciso di scendere in campo e mettersi in gioco, sotto la supervisione della docente Antonella Onorati e Maria Vittoria Cavanna, che vigilano sul lavoro dei ragazzi.
Jacopo e Mirko hanno elaborato un sistema on line con cui è possibile monitorare l’andamento delle lezioni, le presenze sia dei ragazzi-studenti che dei tutor. Le materie più richieste sono matematica, fisica, chimica e informatica.

«Ho conosciuto Andrea l’anno scorso – spiega Jacopo – e mi ha chiesto di aiutarlo nella realizzazione di un sito per rendere indipendente questo progetto, così mi sono messo in gioco. Poi ho iniziato a dare una mano, come professore, e ora sono entusiasta di questa esperienza. Oltre al sito abbiamo pensato anche alla possibilità di creare una sorta di badge utilizzando il tesserino sanitario, per avere un controllo immediato delle presenze ogni giorno, ci stiamo lavorando».
Stare dall’altra parte della cattedra ha i suoi lati positivi come dice Mirko, ma anche negativi: «E’ divertente fare il docente ma si hanno grosse responsabilità». I riscontri positivi i giovani prof li hanno avuti leggendo i risultati del questionario che hanno distribuito, tutti hanno risposto esprimendo apprezzamento per come viene svolto il progetto.
«Con quest’esperienza abbiamo capito – concludono Mirko e Jacopo – che non saremo mai docenti però ora abbiamo un motivo in più per venire a scuola e per impegnarci nell’apprendimento».