Monza – Ha parlato di una riforma che va oltre la rassegnazione, che conta sul contributo delle imprese, soprattutto su quello delle pmi, e di una scuola piu’ vicina al mercato del lavoro e alle aspirazioni di giovani fino a oggi troppo penalizzati da una scuola vecchia e chiusa. Il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini e’ intervenuto al convegno promosso da Confindustria Monza e Brianza stamattina e dedicato al ruolo dell’impresa nella riforma dell’istruzione e al ruolo dell’istituzione nell’innovazione dell’impresa.
«La riforma ha messo ordine nella jungla delle sperimentazioni e degli indirizzi cercando di valorizzare la formazione tecnica che oggi tanto serve all’impresa – spiega Gelmini-. E’ stato un atto doveroso per le scuole del nostro Paese, che non devono piu’ essere dei diplomifici che disattendono i desideri e le aspirazioni dei ragazzi. Il lavoro non deve essere separato dalla formazione». Quanto agli insegnanti, ha proseguito il ministro, meglio qualcuno in meno ma quelli che ci sono che siano motivati e meglio pagati.
s.a.