Monza– Sono 1.250 le imprese di Monza e Brianza che devono fare i conti con fallimenti o liquidazioni. Si tratta dell’1,9% delle imprese attive su tutta la provincia; un dato inferiore alla media regionale che si attesta sul 2,6% che tuttavia cresce al 4,6% se rapportato all’ultimo biennio.
Manifatturiero (4%), utilities (2,3%) e costruzioni (2%) i settori dell’imprenditoria monzese più colpiti.
É quello che emerge da uno studio della Camera di commercio di Monza e Brianza su scala nazionale secondo il quale le imprese in maggiore difficoltà sono quelle del Lazio (3,8%). In Lombardia i minori problemi sembrano esserci in provincia di Sondrio (0,6%), mentre le imprese della provincia di Milano sono quelle che segnano il dato più negativo (3,1%).
L’analisi dell’ufficio studio della Cciaa è stata al centro del confronto organizzato nella giornata del 23 novembre dalla stessa Camera di commercio. «Questo momento di difficoltà – ha commentato al proposito il presidente Carlo Edoardo Valli – deve essere l’occasione per prevenire le crisi aziendali, ripensando ai modelli organizzativi e produttivi, affinché si affrontino per tempo tutte quelle tematiche dall’accesso al credito all’innovazione che permettono alle aziende di rimanere competitive e di restare sul mercato».
Monza, due imprese su centosi trovano sull’orlo del fallimento
Secondo lo studio della Camera di commercio sono 1250 le imprese che si trovano a fare i conti con fallimenti o liquidazioni. Si tratta dell'1,9% inferiore al 2,2 della media lombarda che tuttavia evidenzia un aumento del 7,8 rispetto al 2009
