Monza, Confindustria chiedeuna nuova classe dirigente

L'ideale? Composta da giovani e costruita partendo dal basso. Al dibattito hanno partecipato Angelino Alfano e Pierluigi Bersani, segretari nazionali di Pdl e Pd. Le opportunità evidenziate dal rettore dell'Università di Bergamo, Stefano Paleari
Monza, Confindustria chiedeuna nuova classe dirigente

Monza– Una nuova classe dirigente che parta dal basso, dai giovani e si costruisca attraverso l ‘esperienza. È quanto è emerso nell’assemblea annuale di Confindustria Monza e Brianza presieduta da Renato Cerioli. L’appuntamento di lunedì 28 novembre 2011 ha evidenziato la necessità di riformare il sistema dirigenziale in Italia dopo che la “vecchia guardia” si è rivelata non del tutto adeguata a gestire il quasi default del sistema economico internazionale.
Una crisi che è stata definita dal segretario del Pd Pierluigi Bersani, intervenuto alla tavola rotonda, la più difficile dal dopoguerra a oggi. La necessità di nuovi volti e nuove capacità è stata auspicata anche da Angelino Alfano, segretario nazionale del Pdl e altro ospite di eccellenza dell’assemblea, che non ha mancato di sottolineare come più che mai sia necessario per la nuova classe dirigente intraprendere la propria carriera senza saltare alcun gradino, ma maturando così l’esperienza e le capacità necessarie a fronteggiare le nuove sfide.
Particolarmente apprezzato anche l’intervento del rettore dell’Università degli studi di Bergamo Stefano Paleari, che ha evidenziato come nella pur generale difficoltà economica di fatto si possano trovare preziose opportunità per i giovani di maturare in un contesto sempre più internazionale. Il tema del sentirsi europeo è stato anche al centro del discorso conclusivo del presidente di Confindustria Lombardia Alberto Barcella.