Monza – Rischia di saltare il Brianza rock festival. Gli artisti erano pronti, gli sponsor c’erano, consiglio regionale, Provincia e ventidue comuni avevano concesso il loro patrocinio. C’erano la data e il luogo: il 2 e 3 luglio all’autodromo. La due giorni di concerti però, con tutta probabilità, sarà annullata. L’organizzatore Roberto Masi, responsabile dell’associazione Monzabrianzaeventi, accusa il direttore del circuito Enrico Ferrari di aver negato lo spazio nonostante il benestare del comune di Monza, di Sias e degli altri dirigenti dell’impianto.
«Abbiamo fatto molti incontri – spiega – e abbiamo concordato l’utilizzo dell’area dietro le tribune d’onore. Qualche giorno fa, da voci di corridoio, ho saputo che Ferrari si è opposto ed ha riproposto l’area P8, già scartata per motivi tecnici». La seconda destinazione non verrebbe, tra l’altro, autorizzata dal sindaco di Biassono per motivi di sicurezza: «Il parcheggio è lontano – ricorda Masi – dopo il concerto i giovani dovrebbero percorrere seicento metri al buio, nel Parco, per arrivare alle macchine».
Ferrari è in vacanza all’estero e rientrerà a metà della prossima settimana, ieri intanto gli amministratori monzesi hanno cercato di temporeggiare: «Ho avuto l’impressione che non vogliano forzare il direttore – afferma l’organizzatore – eppure sono i proprietari dell’autodromo. Mi hanno chiesto di attendere fino a lunedì, ma ogni giorno che passa le perdite aumentano. La nostra è una associazione senza fini di lucro: 20.000 sono già andati in fumo e non posso rischiarne altri».
Masi è, quindi, orientato ad annullare tutto: «La mia immagine – commenta – è distrutta. Nessuno si fiderà più di me: sto facendo la figura di uno che, a due settimane dalla manifestazione, cancella tutto. Al festival avrebbero dovuto suonare gruppi importanti come i ‘Volume massimo’ e i ‘Velvet’, sarebbero state presenti case discografiche che avrebbero esaminato i lavori delle band giovanili». Sul palco sarebbero saliti anche gli studenti brianzoli: «Per loro – fa notare Masi – si è infranto un sogno. Voglio che tutti sappiano cosa è successo, per questo farò girare un mio comunicato tra i social network».
Giovedì la questione è stata denunciata in consiglio provinciale da Massimo Vergani della lista Ponti: «Ringrazio lui e gli altri politici – conclude Masi – qualche comune mi ha proposto aree alternative: è inutile perché gli sponsor sono attratti solo dall’autodromo».
Monica Bonalumi