MONZA – Abita in città il pakistano arrestato nella mattinata di oggi, venerdì, dalla Guardia di Finanza di Milano. L’uomo stava rientrando dal Pakistan e le Fiamme Gialle lo hanno preso all’aeroporto di Malpensa. I reati contestati nei suoi confronti sono abusivismo finanziario e riciclaggio. Le indagini condotte dal pm Ennio Ramondini in collaborazione con il reparto del comando generale della Guardia di Finanza hanno riguardato numerosi soggetti di origini pakistane e marocchine, responsabili di attività di raccolta e trasferimento di denaro contante attraverso il cosiddetto sistema hawal, basato su un illecito trasferimento di denaro, senza l’utilizzo di alcuno strumento bancario rintracciabile ma incentrato esclusivamente sulla fiducia di operatori, detti appunto “hawaladar”, dislocati in Italia ed all’estero. Proprio il pakistano si occupava del riciclaggio dei soldi, proventi del traffico di sostanze stupefacenti in Italia (reato a lui non contestato).
L’attività delle Fiamme Gialle, infatti, ha consentito di accertare che le rimesse di denaro verso l’estero sarebbero provento, tra l’altro, di un traffico di eroina proveniente dal Pakistan e diretto al mercato milanese. Il pakistano sarebbe stato impiegato da alcuni trafficanti marocchini e pachistani sia per trasferire in Olanda il denaro utilizzato per l’acquisto di eroina (sequestrata all’aeroporto di Malpensa lo scorso 31 maggio 2010), sia per canalizzare verso l’estero i proventi dello stesso traffico.
L’operazione è proseguita con perquisizioni locali disposte dall’autorità giudiziaria nelle province di Milano, Bergamo, Monza (nell’abitazione del pakistano e sue pertinenze) e Torino, nei confronti di ulteriori otto indagati.
E’ stato emesso anche un decreto di sequestro preventivo “per equivalente” di denaro, beni e altre utilità nella disponibilità dell’ arrestato sino alla somma di 265 mila euro.
Federica Vernò