Monza, altro ricovero per A/H1N1Si tratta di un bambino di tre mesi

Due casi di H1N1al San Gerardo

Monza – È ricoverato all’ospedale San Gerardo nel reparto di terapia intensiva neonatale il primo neonato colpito in Italia dal virus dell’influenza suina. Si tratta di un bambino di soli tre mesi, nato prematuro, arrivato nel nosocomio cittadino lo scorso 14 settembre dopo essere stato trasferito dall’ospedale di Legnano. Ora il piccolo sembra mostrare i primi segni di miglioramento, ma è ancora assistito mediante ventilazione meccanica.

L’odissea del bimbo è iniziata subito al momento della nascita, avvenuta proprio al San Gerardo, dopo solo ventisei settimane di gestazione. «Il neonato, in quanto prematuro, ha evidenziato da subito i sintomi di una delle complicazioni tipiche dei bimbi nati pretermine e cioè la malattia polmonare cronica – spiega la dottoressa Maria Luisa Ventura, responsabile della terapia intensiva neonatale, che ha in cura il bambino -. Al termine della degenza il neonato è stato dimesso in buono stato. Solo successivamente sono comparsi i sintomi infettivi aspecifici».

I genitori si sono quindi rivolti all’ospedale di Legnano dove il piccolo è stato ricoverato per qualche giorno, e successivamente trasferito nuovamente a Monza, dove il suo caso era già conosciuto. «Inizialmente si è assistito a un lieve miglioramento, seguito poi da un grave e repentino peggioramento del quadro clinico – continua la dottoressa Ventura -. Abbiamo proceduto con le analisi, tra cui anche quella per l’influenza A, risultata poi positiva».

Il bimbo sta ora seguendo una cura che prevede un trattamento antivirale specifico, mentre i suoi genitori sono stati sottoposti alla normale profilassi. La prognosi è tutt’ora riservata e le condizioni del bimbo destano ancora preoccupazione, ma la responsabile della terapia intensiva neonatale frena gli allarmismi. «Non è certo il primo episodio di insufficienza respiratoria cronica che affrontiamo nel nostro ospedale. In questo caso le condizioni a rischio sono dettate dalla prematurità e dalla malattia polmonare, a cui si è aggiunta poi l’aggravante del virus A/H1N1».
Sarah Valtolina