Misinto, beccato dagli agentiil guardone delle coppiette

Misinto – Gli piaceva guardare le coppiette che si appartavano per rimenere in intimità. E per farlo si nascondeva nel capannone di una ditta dalla quale osservava le performance, sfruttando il fatto che le macchine-alcova venivano parcheggiate proprio di fianco al cancello della ditta in questione. Venerdì sera, però, fuori dal suo rifugio non c’erano solo giovani innamorati ma anche agenti della Polizia provinciale di Cesano Maderno che lo hanno colto sul fatto. Lui è un 37enne di Ceriano Laghetto, sposato con figli che la sera, invece di passarla con gli amici o in famiglia a volte preferiva passarla così, facendo il «guardone» in una via chiusa delle Groane, a Misinto, in zona Sant’Andrea.

La voce della presenza di occhi indiscreti, di una persona che osservava le coppiette infrattate, girava ormai da tempo. Per verificarla gli agenti, già in servizio per i soliti controlli finalizzati a evitare incidenti sulle strade nel week end, hanno deciso di dedicare parte del loro tempo a controllare se quello che si diceva in giro aveva un fondamento. E, in effetti, hanno avuto ragione. Si sono nascosti in un punto dal quale non potevano essere visti e hanno osservato quello che succedeva. L’uomo è arrivato e ha scavalcato la recinzione (tra l’altro l’ha anche danneggiata) della ditta scelta come punto di osservazione. Poi si è messo in attesa delle coppiette. Le segnalazioni arrivate alle orecchie dei poliziotti provinciali parlavano anche di persone che, credendo che intorno a loro non ci fosse nessuno, si sono prese un bello spavento una volta accortesi che in realtà c’erano qualcuno che stava guardando quello che facevano. Così sarebbe successo anche la settimana scorsa.

Una coppietta che era stata presa di mira se n’è andata, probabilmente proprio a causa della presenza dell’uomo. E’ stato allora che il «guardone» ha dovuto fare i conti con gli agenti che lo hanno bloccato. I reati che potrebbero essergli contestati sono a querela di parte: tocca, quindi, a qualche coppietta osservata farsi avanti e denunciare l’accaduto alla magistratura, facendo aprire un procedimento penale nei suoi confronti. Lo stesso vale per l’azienda che ha subito il danneggiamento della recinzione.