Mazzette al San Gerardo per i fioriL’accusa di Sos racket e usura

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Monza – Mazzette al San Gerardo per mettere i fiori nelle camere mortuarie? È l’accusa partita dall’associazione Sos racket e usura, che dalle pagine del proprio sito internet puntano l’indice contro gli operatori dell’obitorio dell’ospedale monzese. E sostengono quanto affermano con alcuni video che, dicono, documentano «come sia prassi diffusa e continuata che gli operatori sanitari della camera mortuaria dell’ospedale San Gerardo abbiano l’abitudine di richiedere mance ai fioristi che portano i fiori per i defunti».

«Erano anni che sapevamo di questa vergogna – prosegue Frediano Manzi – e abbiamo voluto così dimostrare questa diffusa illegalità che avviene quotidianamente. Non sono bastate le numerose inchieste della magistratura che hanno stroncato il cosiddetto “racket del caro estinto”,dove era abitudine e lo è tuttora “vendere” i morti in cambio di denaro a compiacenti imprese di pompe funebri. Come vedrete nel video con totale disinvoltura e una sorta di impunità sono stati chiesti i soldi (20 euro) per poter lasciare dei fiori». Venti euro, nulla più, ma – è quanto sostiene Sos racket e usura – in maniera continuativa: «Ci auguriamo che la direzione sanitaria del San Gerardo prenda dei seri ed esemplari provvedimenti nei confronti dei tre dipendenti che la mattina del 16 febbraio 2011 hanno incassato e diviso la “mazzetta”di 20 euro».

La risposta della direzione generale del San Gerardo è contenuta in una riga: «La direzione ha attivato le procedure per i provvedimenti disciplinari». Senza condizionali. «Il video è uno, ma noi abbiamo ricevuto molte segnalazioni – prosegue Frediano Manzi interpellato al telefono – Si tratta soprattutto di fioristi, costretti a pagare, magari perché devono anticipare la consegna di fiori per la concomitanza di diversi funerali. Noi siamo certi non si tratti di un fatto nuovo». Denunce? «Aspettiamo che i carabinieri aprano l’inchiesta, lo possono fare d’ufficio. Noi siamo a disposizione». E ancora: «Siamo sicuri non si tratti di un caso solo, ma d’altra parte se anche così fosse si tratterebbe comunque di un reato. E di un fatto gravissimo. Ci augiriamo che la direzione – dice Sos racket e usura – prenda i dovuti provvedimenti».