Macherio, gas irritanti in fabbricaQuattro lavoratori in ospedale

Incidente sul lavoro alla Sir Industriale Spa di Macherio, che produce resine e polistirolo espandibile. Per il malfunzionamento di un'apparecchiatura all'interno di uno dei reparti si sono sprigionati vapori irritanti: quattro dei sei dipendenti presenti sono stati visitati in ospedale.
Macherio, gas irritanti in fabbricaQuattro lavoratori in ospedale

Macherio – Incidente sul lavoro alla Sir Industriale Spa di via Bellini, stabilimento macheriese che produce resine e polistirolo espandibile. Per il malfunzionamento di un’apparecchiatura, le cui cause sono in fase di accertamento, all’interno di uno dei reparti (il 47) martedì si sono sprigionati vapori irritanti che hanno costretto quattro dei sei dipendenti presenti a ricorrere alle cure ospedaliere per problemi di carattere respiratorio e sintomi di nausea. L’allarme è stato lanciato intorno alle 21.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Biassono e Monza, personale dell’Asl territoriale e i vigili del fuoco di Milano supportati dai pompieri di Lissone. Lievi per fortuna le conseguenze per i quattro dipendenti ricoverati all’ospedale di Carate e dimessi nel giro di poche ore con prognosi dai tre ai cinque giorni.

Si tratta di un albiatese di 43 anni, un biassonese di 41 anni, un triuggese di 24 anni e un cittadino residente a Briosco, di 42 anni. Tecnici dell’Asl, forze dell’ordine e di sicurezza sono rimasti sul posto sino a notte fonda. Escluso pericolo ambientale. I vapori tossici non si sarebbero per altro propagati all’esterno e, dai primi riscontri, i sistemi di sicurezza-controllo (oltre alle misure di prevenzione e protezione di cui è dotata l’azienda) sono entrati in funzione regolarmente. Nessun allarme dunque sia sotto il profilo sanitario che pubblico. Come conferma il direttore dello stabilimento, Alberto Cinelli. «Si è trattato di una fuoriuscita piuttosto lieve di vapori irritanti che in qualche modo hanno impattato su alcuni lavoratori, dimessi con una prognosi di tre e cinque giorni – dichiara – già mercoledì mattina sono passati allo stabilimento per tranquillizzarci ulteriormente. Nessun altro dipendente presente nei reparti confinanti ha potuto accorgersi di quanto era accaduto se non dal successivo trambusto, a seguito dell’incidente».
Elisabetta Pioltelli