“Macachi, tagliate le corde vocali”Correzzana, Aidaa contro Harlan

Un altro esposto contro l'Harlan. Secondo l'Aidaa, un'associazione ambientalista, i dipendenti dell'Harlan avrebbero tagliato le corde vocali dei macachi che s trovano ancora, malgradio le proteste delle scorse settimane, all'interno dell'allevamento di Correzzana.
“Macachi, tagliate le corde vocali”Correzzana, Aidaa contro Harlan

Correzzana – La vicenda macachi alla Harlan di Correzzana resta ancora aperta, ora si fa avanti l’Aidaa. L’associazione animalista ha infatti presentato un esposto al Cites del corpo forestale per chiedere quali siano le condizioni di salute delle scimmie arrivate in Brianza qualche mese fa. Secondo gli animalisti sarebbero state tagliate le corde vocali ai primati presenti nello stabulario di via Fermi. “Noi vogliamo chiarezza – ha dichiarato il presidente del sodalizio Lorenzo Croce – abbiamo presentato questo documento al Cites in quanto organo competente sugli animali. Secondo noi a quanto ci è stato riferito da alcuni nostri volontari della zona potrebbero essere state tagliate le corde vocali ai macachi visto che non si sente alcun rumore o verso”.

Ma le richieste da parte di Aidaa non finiscono qui. “Nell’esposto chiediamo che qualora fossero verificate le condizioni di maltrattamento nei confronti dei primati o di altri animali ospitati nel laboratorio-allevamento di Correzzana – ha proseguito Croce – vengano sequestrati dagli organi competenti”. Una copia del documento è stata inviata per conoscenza alla Procura della Repubblica di Milano. Inoltre si prospetta un referendum contro l’emendamento della parlamentare Michela Vittoria Brambilla per fermare gli allevamenti di cani, gatti e scimmie per l’articolo 16 della legge comunitaria sulla vivisezione. ” Per noi questo emendamento è praticamente inutile – ha raccontato il presidente di Aidaa – perché nella legge c’è scritto che sarebbero vietati gli allevamenti di animali a meno che non siano effettuate ricerche finalizzate alla salute dell’uomo. Quindi non sappiamo se chiuderanno tutti gli allevamenti oppure gli stessi rischiano solo una multa salata e nient’altro.

A tal punto qualora passasse la legge in Senato potremmo costituire un comitato referendario contro questo provvedimento”. Un altro esposto sul destino dei macachi è stato presentato alla Procura di Monza dall’associazione Freccia 45 circa un mese fa, ma al momento non ci sono state risposte in merito. “Il procuratore non si è ancora pronunciato sulla questione – ha spiegato la presidentessa Susanna Chiesa – ma noi continueremo a lottare per salvare i macachi e tutti gli animali soggetti alla vivisezione”. La vicenda resta ancora avvolta nel mistero visto che il periodo di quarantena per le scimmie è scaduto da qualche settimana e allo stato attuale non si sa se gli animali si trovano ancora nello stabilimento di Correzzana oppure siano stati trasferiti altrove.
Michele Boni