Sono arrivati dagli Stati Uniti per visitare il San Gerardo di Monza. I professori John Boone e Stan Benedict dell’Università della California di Davis (Sacramento), considerati tra i maggiori esperti al mondo in fisica medica applicata alla diagnostica radiologica e alla radioterapia, hanno voluto vedere da vicino una realtà che aveva colto il loro interesse per “l’elevata qualità dell’attività scientifica svolta dai fisici medici”.
Ospedale di Monza: esperti dagli Usa, i professori Boone e Benedict ospiti dell’Irccs
I due docenti (Boone, è anche capo redattore della rivista Medical Physics dell’Associazione Americana dei Fisici Medici) sono stati accolti dalla direzione della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori e dai primari dell’area radiologica, che hanno illustrato i progetti scientifici in corso e descritto l’importante rinnovamento tecnologico che ha caratterizzato la Fondazione negli ultimi due anni.
Un rinnovamento che non si ferma e che prevede ancora nuove installazioni. Successivamente la dottoressa Elena De Ponti, direttore della Fisica Sanitaria, e il professor Stefano Arcangeli, direttore della Radioterapia, hanno accompagnato gli ospiti nei reparti da loro diretti.
Ospedale di Monza: esperti dagli Usa, visita ai bunkers degli acceleratori lineari
Insieme hanno visitato anche i bunkers degli acceleratori lineari in vista della imminente entrata in funzione del terzo Linac di ultima generazione, un’apparecchiatura all’avanguardia nella cura dei tumori. I due ospiti statunitensi hanno poi incontrato il gruppo dei fisici e discusso i progetti di ricerca che si stanno sviluppando.
«Questa visita rappresenta un importante riconoscimento per il nostro lavoro – ha sottolineato la dottoressa De Ponti – Da oltre 40 anni i fisici del San Gerardo si dedicano con elevata professionalità alla garanzia di sicurezza, qualità ed efficacia delle prestazioni per i pazienti nella diagnostica e nella terapia con radiazioni ionizzanti. Inoltre, in collaborazione con i medici, svolgono progetti di ricerca per migliorare sempre più gli standard di diagnosi e cura per i pazienti».