L’ultima lettera a monsignor Sala«Ti sono e ti siamo riconoscenti»

Con la morte di Carlo Maria Martini cala un velo di tristezza sulle celebrazioni per il sessantesimo anno di sacerdozio di monsignor Angelo Sala. Al suo fianco per quattordici anni, ha ricevuto nei giorni scorsi un messaggio di riconoscenza.
L’ultima lettera a monsignor Sala«Ti sono e ti siamo riconoscenti»

Giussano – Con la morte di Carlo Maria Martini cala un velo di tristezza sulle celebrazioni per il sessantesimo anno di sacerdozio di monsignor Angelo Sala, nel fine settimana. Collaboratore del cardinale per quattordici anni, al suo fianco come responsabile dell’ufficio diocesano della Pastorale della vita sociale e del lavoro, ha vissuto in prima persona il difficile compito di testimoniare l’impegno cristiano nel mondo del lavoro. E proprio dal cardinal Martini ha ricevuto nei giorni scorsi un messaggio di riconoscenza: «Carissimo monsignor Angelo Sala, ti sono riconoscente per i tanti anni della tua vita come prete, incominciando da quel 13 luglio dove anch’io mi rimisi nelle mani di Dio. La diocesi, soprattutto in essa, le realtà del lavoro Ti sono, con me, riconoscenti. A ritrovarci nella preghiera».

Nato a Lissone il 29 aprile 1929 è stato ordinato sacerdote dal cardinal Schuster il 7 giugno 1952. Giunto a Giussano nel 2008, dopo 14 anni spesi nella parrocchia Santi Eusebio e Maccabei di Garbagnate Milanese, ha vissuto da vicino la lezione martiniana, da lui spesso richiamata nel corso delle sue omelie.