Monza – Lancette indietro di 109 anni. Da venerdì 9 a domenica 10 ottobre, alle 18,30 le sale del piano nobile di Villa Reale e il cortile reale rivivranno emozioni e stati d’animo del pomeriggio del 30 luglio 1900, all’indomani dell’uccisione di re Umberto I a Monza. “Appuntamento nel parco” è il titolo dello spettacolo scritto da Paolo Zenoni, professore di discipline dello spettacolo all’università Bicocca che cura anche la regia) e da Giorgio Galli, docente di Storia delle dottrine politiche. Messo in scena dall’associazione Piccoli palcoscenici italiani con il centro ricerche sulle residenze reali e il comune di Monza l’evento segue la fortunata esperienza dello spettacolo “Prove di un’incoronazione” che ha animato la villa lo scorso anno e ancora una volta coinvolgerà il pubblico sin dal suo arrivo nel cortile d’onore. Gli spettatori si troveranno infatti calati nell’atmosfera di quello stesso luogo all’indomani del tragico attentato e, tra alte Autorità dello Stato, dignitari e nobildonne, si ritroveranno immersi nelle esequie regali (ingresso libero ,prenotazione obbligatoria 039.39464213 o tramite www.comune.monza.mi.it ).
E’ lo stesso Zenoni a raccontare i diversi momenti di questo spettacolo. “Umberto I di Savoia giace in una delle sale interne della Villa e dinanzi a lui sfilano, insieme al pubblico, i più importanti protagonisti degli eventi di quell’estate del 1900, tra i quali sua moglie Margherita, i generali Avogadro e Ponzio Vaglia, la Duchessa Litta, il figlio Vittorio Emanuele III e sua moglie Elena, da quel momento Re e Regina d’Italia. Dopo le pubbliche esequie lo spettacolo si sposterà nel Cortile d’Onore della Villa con una sequenza di successivi flash back che consentiranno di seguire, attraverso le indagini di un funzionario del Servizi Segreti italiani, Re Umberto e l’anarchico Bresci in successive tappe di avvicinamento al fatidico appuntamento del 29 luglio 1900”
Come è nata l’idea di portare questo spettacolo in Villa?
“Era l’ambientazione naturale. Lì, a pochi centinaia di metri dalla villa avvenne il regicidio anche se il nostro spettacolo racconta cosa avvenne nel tardo pomeriggio del giorno successivo”.
Lo spettacolo punta i riflettori sulla figura di Gaetano Bresci.Cosa avete scoperto su di lui?
“La storiografia non si è occupata molto di lui. Abbiamo lavorato sui testi del giornalista Arrigo Petacco e su alcuni biografi di Umberto. Quello che ci chiediamo è se Bresci è stato un anarchico individualista o se dietro al suo gesto c’era un complotto. Noi propendiamo per questa seconda ipotesi e anzi stiamo già lavorando ad un nuovo testo che sarà sempre rappresentato a Monza che vuole essere un nuovo processo a Bresci”.
Quanto c’è di storico e quanto è stato romanzato per lo spettacolo?
“C’è una seria base storica,ma è chiaro che il teatro si prende le sue licenze. Altrimenti faremmo dei documentari storici”.
Chi sarà in scena?
"I due protagonisti Umberto e Bresci e tutta la corte che indosserà costumi d’epoca: dalla regina Margherita all’amante di Umberto, dai generali che sedevano accanto al re al momento dell’attentato ,a Vittorio emanuele III che arriverà in villa in carrozza,ma ci sarà anche la compagna americana di Bresci e l’uomo dei servizi segreti che tesserà il filo del racconto”.
Rosella Redaelli