Lissone – Predoni del ferro in azione nelle case del quartiere LS1 a Lissone, all’interno degli appartamenti liberati e resi inagibili a seguito dei traslochi. Gli ingressi erano stati isolati con lastre di ferro saldate. Eppure, chi ha agito, è riuscito ad aggirare l’ostacolo e a entrare negli appartamenti vuoti, prelevando rottami in ferro, infissi di finestre e porte.
Gli episodi sono stati segnalati in tempo reale alle forze dell’ordine e alle autorità comunali, ma quando sul posto sono intervenute tre auto della Polizia Locale e una pattuglia dei carabinieri, dei responsabili non vi era più traccia. Evidenti i segni di scasso: le lastre di ferro saldate all’ingresso delle abitazioni per impedire fenomeni di abusivismo negli appartamenti liberati da chi oggi risiede nelle nuove case Aler, erano state rimosse.
Una volta all’interno degli appartamenti, gli autori del furto hanno asportato elementi in ferro ricavati anche dai infissi di porte e finestre. Pronti, forse, per essere rivenduti per ricavare pochi spiccioli. Il sindaco Concetta Monguzzi e gli assessori ai Servizi sociali e alla sicurezza Anny Mariani e Roberto Beretta sono giunti sul posto insieme alle forze dell’ordine, prendendo visione di quanto accaduto.
I timori che qualcuno avrebbe potuto introdursi furtivamente nelle abitazioni liberate dagli ex inquilini trasferiti nelle nuove case Aler (i traslochi come noto sono in corso) erano emersi sin dalla prima ora. Le preoccupazioni più forti erano tuttavia indirizzate verso fenomeni ancora più gravi come l’eventuale occupazione abusiva degli appartamenti lasciati liberi e che in futuro saranno oggetto di interventi riqualificazione.
Proprio per scongiurare la comparsa di tali episodi, Comune e Aler avevano concordato non solo di chiudere gli ingressi delle abitazioni con lastre in ferro saldate, ma anche di rendere completamente inagibili gli appartamenti, demolendo persino i sanitari.
Ma, a chi ha agito giovedì pomeriggio, alla luce del sole, importava racimolare ferro, asportato da infissi di porte e finestre, utile forse al mercato dei rottamai. E la quantità sarebbe stata notevole. Tanto che i predoni potrebbero aver agito con un camioncino sul quale avrebbero caricato quanto asportato. L’episodio di furto solleva riflessioni relativamente a due questioni: la sorveglianza che potrebbe essere estesa anche agli orari diurni, e la tempistica dei lavori di riqualificazione degli appartamenti liberati (avvio previsto con l’estate) che potrebbe prevedere un’accelerazione.
Elisabetta Pioltelli