Limbiate, odontoiatria speciale:resta chiuso ambulatorio Corberi

Limbiate – Sembrava una situazione risolvibile nel brevissimo periodo, invece rimane per ora ancora in sospeso la situazione dell’ambulatorio di odontoiatria speciale del presidio Corberi. Dall’inizio del nuovo anno, infatti, nonostante prosegua l’attività di routine delle visite, sono sospesi gli interventi in sedazione cosciente per i pazienti non collaboranti, fiore all’occhiello dell’offerta sanitaria.

Il protocollo seguito dallo staff dell’ambulatorio, che in 22 anni ha eseguito più di 20mila interventi, evita il ricorso all’anestesia generale a persone diversamente abili od affette da disturbi psichiatrici. La procedura, eseguita in Italia solo al ”Corberi”, ha un’invasività minore rispetto all’anestesia totale, sia per la mancata necessità di accertamenti ed esami pre-operatori e sia per l’interazione con la normale terapia farmacologica, oltre che in termini di costi per le famiglie.

Da gennaio, però, a causa del turn over del personale e problemi burocratici, l’attività è sospesa e la lista d’attesa per le operazioni dei pazienti non collaboranti si allunga. L’Asl di Monza e Brianza aveva garantito la ripresa a pieno regime a partire dal 7 febbraio, ma i genitori, contattando l’ambulatorio, non hanno ricevuto la sperata conferma. Dall’azienda sanitaria arrivano però nuove rassicurazioni sull’intenzione di mantenere e far riprendere il servizio, con una soluzione entro marzo. L’attesa sta però causando preoccupazione nelle famiglie, così come riconfermato anche da Rocco Cullia, papà di Valerio, che deve sottoporsi a due interventi nel breve periodo, a nome di tutte le famiglie interessate.

«Il problema dell’ambulatorio odontoiatrico speciale- spiega Giuseppina Ardemagni, nuovo direttore sanitario dell’Asl Monza e Brianza- mi è stato posto già dai primi giorni. Sono andata personalmente in visita al ”Corberi”, incontrando il direttore Gabriele Rocca, il responsabile dell’ambulatorio speciale di odontoiatria Luigi Menozzi e gli operatori. La situazione è dovuta ad una circostanza di ferie e malattie del personale». La volontà è però di garantire una soluzione definitiva. «La struttura- prosegue Ardemagni- svolge un lavoro molto importante e garantisco l’intenzione dell’Asl di proseguire nel modo migliore il servizio, trovando una soluzione definitiva che garantisca stabilità e continuità. Mentre già prosegue l’attività di sedazione lieve, entro l’inizio di marzo ci ritroveremo e vaglieremo le ipotesi».

Ileana Brioschi