Albiate – Essere svegliati a 89 anni nel cuore della notte e trovarsi di fronte, in camera da letto, due malviventi in cerca di soldi e preziosi. Notte da incubo per Angelica Alberti, anziana albiatese residente in via Montello, che pochi giorni fa ha sorpreso in casa i ladri.
Erano le due di notte, la signora – che abita da sola al secondo piano di una palazzina – ha udito dei rumori. Ha aperto gli occhi e, quando ha tentato di accendere la luce dell’abat-jour, si è sentita trattenere la mano dal malvivente che le ha intimato di stare ferma e in silenzio. Quelli vissuti dall’anziana sono stati attimi di vero terrore.
Nonostante l’età avanzata, la donna ha mantenuto la calma, seppur in preda ad un comprensibile choc. Ha lasciato che i ladri rovistassero un po’ ovunque. I malviventi, torce in mano, si sono diretti nel salotto, hanno cercato ovunque nei cassetti. Trovato denaro, se ne sono andati dalla finestra, raggiungendo il piano terra come veri acrobati. Solo allora l’anziana ha urlato chiedendo aiuto ai vicini che hanno allertato il 118 e i carabinieri. L’anziana è stata soccorsa dai sanitari. Per lei tanta paura, per fortuna nessuna grave conseguenza.
La rapina si è registrata lunedì della scorsa settimana ma solo dopo qualche giorno, superato lo choc, la signora ne ha parlato. Ancora una volta ad essere presa di mira è stata la zona a ridosso dei Canzi, al confine con Sovico. Dove nelle ultime settimane si sono susseguiti due tentati furti e una rapina, che hanno destato non poca preoccupazione tra i residenti. Quanto accaduto alla signora Angelica, 89 anni e una fibra di ferro, lascia di stucco.
«Ho sentito dei rumori, ho tentato di accendere la luce, ma una mano me l’ha impedito – ha raccontato – mi ha detto ”non farlo e stai zitta”. Io gli ho detto di non farmi del male, che non avevo niente. Erano in due, hanno trovato il portafoglio e se ne sono andati con 80 euro. Adesso sto bene sono trascorsi alcuni giorni e non ci penso più. All’inizio avevo paura a restare qui da sola. Io non apro la porta a nessuno, se non riconosco chi suona al campanello. Ho 89 anni, cosa vogliono trovare da me?».
Dalla violenta rapina ai danni dei coniugi Sanvito, in via Marconi, a fine agosto, ai due tentativi di furto in abitazioni sventati in via Isonzo, alla rapina ai Canzi. La terribile disavventura di pochi giorni fa accresce i timori degli albiatesi che da fine agosto stanno facendo i conti con un’ondata di criminalità che ancora non sembra volersi arrestare.
Elisabetta Pioltelli