Desio – Sarà interrogato giovedì mattina alle 10 nel carcere di Bollate dove è recluso da martedì pomeriggio. Interrogatorio di garanzia per don Alberto Barin, il cappellano di San Vittore, arrestato per violenza sessuale nei confronti di sei detenuti e concussione. Il sacerdote 51enne dovrà rispondere alle domande del gip di Milano Enrico Manzi, che ha firmato l’ordinanza di custodia.
Il cappellano, secondo quanto emerge dalle indagini, avrebbe costretto i reclusi a soddisfare le sue richieste sessuali in cambio di beni materiali come sigarette e dentrifrici e della promessa di dare parere favorevole alla scarcerazione. Gli abusi sarebbeo stati filmati attraverso micro telecamere posizionate da luglio nell’ufficio e nell’abitazione del sacerdote. Le violenze si sarebbero però protratte per quattro anni, dal 2008 e non è escluso che le vittime siano più delle sei presunte.
Oltre allo sconcerto espresso dalla Curia milanese c’è anche il rammarico della polizia penitenziaria che per voce del segretario del sindacato autonomo Donato Capece dichiara: «La presunzione d’innocenza vale per tutti. È una notizia terribile quella dell’arresto con l’accusa di violenza sessuale e concussione di don Alberto Barin. Ci sconvolge perchè, in 17 anni di esercizio spirituale a San Vittore, non risultano mai pervenute segnalazioni rispetto alle gravi accuse formulate a suo carico».