Villasanta – Immagina di viaggiare in macchina con tua moglie e il tuo bambino e di litigare con un automobilista. Poi pensa di vederlo mentre ti punta addosso una pistola, seguendoti per qualche chilometro. Sì, la pistola era finta, ma quella famiglia di Camparada non ne aveva la più pallida idea e ha trascorso i minuti più angoscianti della sua vita temendo di trovarsi da un momento all’altro una pallottola nella portiera. È successo sabato sera, intorno alle 20 e il colpevole della bravata costata una denuncia penale è un giovane che risiede proprio in città. La disavventura però è iniziata a Concorezzo, non lontano dalla Fillegno, a poca distanza da Villasanta.
È qui che si è consumata la prima futile incomprensione tra il padre di famiglia e il 28enne villasantese.
I dettagli non sono chiari, forse il giovane ha reagito male a un colpo di clacson o forse, al contrario, si è indispettito per quell’auto che non si muoveva al semaforo ormai verde. Un diverbio da nulla, probabilmente senza che sia stata pronunciata neanche una parola. Solo qualche gesto che è bastato ad accendere la miccia e far desiderare al villasantese di dare una lezione al suo antagonista automobilistico. È così che ha estratto la pistola priva del tappino rosso che contraddistingue i giocattoli e che l’ha puntata verso la macchina del trio di Camparada con fare minaccioso. In una via pressoché deserta, chi avrebbe mai potuto dare per scontato o intuire che si trattava di un giocattolo?
L’uomo ha continuato a guidare con il terrore che potesse capitare qualcosa di grave ai suoi familiari, la moglie seduta accanto deve aver trascorso attimi di grande angoscia e di certo l’esperienza non è stata leggera neanche per il bambino, seduto sul sedile posteriore. Il conducente, alcuni parenti del quale risiedono a Villasanta, conosceva evidentemente la viabilità cittadina e ha avuto al prontezza di fare rotta verso la caserma dei carabinieri. Solo allora, quando ha parcheggiato in via Edison, la vettura dello sconosciuto lo ha lasciato in pace e ha tirato dritto verso Monza. Purtroppo per lui la paura non ha impedito alla famiglia di annotare qualche numero della targa e di riferirlo ai militari di Villasanta presso i quali è stata sporta denuncia.
Il resto del lavoro lo hanno fatto i carabinieri che hanno rintracciato il colpevole e gli hanno trovato in auto la pistola finta. Non ha cercato troppo di negare l’accaduto, quasi come se non realizzasse la gravità del fatto. Il provvedimento spiccato dalla caserma deve avergli chiarito le idee. Il 28enne, incensurato, è stato denunciato per minacce. Proprio in questi giorni, nella periferia di Taranto, un episodio simile è costato la vita a un 19enne che, armato di pistola finta e di una mascherina mentre pare stesse facendo uno scherzo agli amici, è stato centrato alla carotide da un colpo esploso da un carabiniere in servizio.
Valeria Pinoia