Villasanta – L’ingiunzione di demolizione, predisposta dagli uffici comunali venerdì della scorsa settimana, è stata notificata lunedì scorso. Così, in capo a Villasanta Village, società legata alla Gimal immobiliare di Vimercate, c’è ora l’obbligo di abbattere quei due piani aggiuntivi (uno e mezzo, per essere precisi) realizzati sull’hotel in costruzione nel comparto delle aree a Nord, in via Fieramosca. È questo l’epilogo dell’abuso edilizio che alla fine dell’anno scorso il Comune ha contestato all’operatore, dopo un sopralluogo realizzato il 15 dicembre.
La questione è ormai nota. Nell’aprile dell’anno scorso, il consiglio comunale aveva approvato una variante al progetto originario che sottraeva volumi al centro acquatico in programma, per spostarli in cima all’hotel. Due piani aggiuntivi che sarebbero costati al privato 400mila euro da corrispondere al municipio in rate da 50mila euro. Le carte erano in ordine, l’ok del consiglio comunale c’era, ma un tassello era ancora mancante: la firma della convenzione tra pubblico e privato che formalizzava la variante. Un passo che non è mai stato compiuto (secondo l’amministrazione per carenze di Villasanta Village), nonostante i lavori siano invece andati avanti e quei due piani siano stati parzialmente realizzati.
Circa un mese fa, dagli uffici del Palazzo, usciva un’ordinanza di sospensione lavori con l’accusa di abuso edilizio all’indirizzo dell’operatore. E, poiché nell’arco di un mese e mezzo il privato non ha provveduto a firmare la convenzione, il passaggio è stato d’obbligo: l’ingiunzione di demolizione è stata notificata con un termine di novanta giorni di tempo.
«Con ogni probabilità – ha commentato il sindaco Emilio Merlo – il privato ricorrerà al Tar. Vedremo come andrà a finire, ma il Comune non aveva alternative: ha rispettato la legge». In tempi di crisi, le conseguenze per Villasanta Village potrebbero essere pesanti. I recenti sviluppi infatti costringono ora il privato a subire le conseguenze legali della vicenda, ma anche a pagare una multa al Comune che dovrebbe aggirarsi intorno ai 100mila euro. In più, se Villasanta Village non provvedesse alla demolizione, i due piani coinvolti nell’abuso edilizio passerebbero sotto la proprietà del municipio, insieme a un’altra porzione dell’area. Ferma restando, s’intende, la facoltà dell’operatore di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia entro 60 giorni. Il finale non è ancora scritto, ma una cosa è certa: i tempi sono destinati a dilatarsi.