Il Pozzolino parla coreanoIn 61 al concorso pianistico

Artyom Pak, 16 anni, originario dell'Uzbekistan ma di nazionalità coreana ha vinto la prima edizione del concorso internazionale Il Pozzolino di Seregno per giovanissimi talenti del pianoforte. In 61 partecipanti da nove Paesi
Il Pozzolino parla coreanoIn 61 al concorso pianistico
Il Pozzolino – foto d’archivio

Seregno– Françoise Thinat, docente dell’École Normale de Musique di Parigi e presidente della giuria del concorso, non ha avuto dubbi: «Il livello di competizione è stato altissimo. Non ho mai trovato così tanti bravi pianisti in gara in un concorso giovanile». Un certificato di qualità che la dice lunga sui 61 partecipanti provenienti da nove Paesi alla prima edizione del concorso internazionale ‘Il Pozzolino’ riservato a giovanissimi talenti del pianoforte di età compresa tra 6 e 17 anni. Ha vinto un coreano originario dell’Uzbekistan. Artyom Pak, 16 anni, ha strappato applausi convinti il 18 novembre ai presenti al teatro San Rocco di Seregno nel corso dell’esecuzione della Sonata K567 primo movimento di Mozart e la Parafrasi del Rigoletto di Liszt oltre ai brani obbligatori di Pozzoli. Secondo posto per l’azera Narmin Najafli, 16 anni, di Baku, e terza Valeria Tetriakova, 17 anni, russa. Pak ha vinto anche il premio del pubblico oltre alla borsa di studio di duemila euro e un concerto con l’orchestra Verdi di Milano per la stagione 2013/2014. Nella categoria tra 6 e 8 anni la vittoria è andata alla russa Eva Gevorgyan (8 anni) che ha eseguito anche ‘Piccole Scintille’ di Ettore Pozzoli. Nella categoria dai 9 agli 11 anni la giuria ha scelto il giapponese Nari Yamaguchi di 10 anni che ha eseguito un brano di Debussy. La russa di 14 anni Marina Sokovikova si è invece aggiudicata la categoria dai 12 ai 14 anni con un brano di Liszt. Due le italiane in finale. Vera Cecino di Treviso seconda nella categoria 6-8 anni, e Gaia Sokoli di Erba, seconda nella categoria tra 12 e 14 anni. Gli altri componenti della giuria erano Vincenzo Balzani e Barbara Tolomelli docenti del conservatorio Verdi di Milano, Eugenio Maria Fagiani organista dell’orchestra sinfonica Verdi di Milano, e il pianista russo Oleg Marshev, docente dell’università Bruckner di Linz.