Guidava senza assicurazione autoL’ultima pagata era del 1995

Un funzionario di banca e un'impiegata. Una coppia tutto sommato economicamente solida, rispettabile, seria. Che però non pagava l'assicurazione auto da 17 anni. L'ha scoperto la polizia locale di Brugherio in un controllo.
Guidava senza assicurazione autoL’ultima pagata era del 1995

Brugherio – Un funzionario di banca e un’impiegata. Entrambi intorno ai 55 anni. Una coppia tutto sommato economicamente solida, rispettabile, seria. Che però non pagava l’assicurazione auto da 17 anni, mettendo a rischio la propria e l’altrui sicurezza per risparmiare meno di mille euro all’anno. È lo scenario portato a galla lo scorso fine settimana dagli agenti della polizia locale, durante un comune controllo della circolazione.
Nelle maglie dei vigili è finita la donna, proprietaria e conducente di un vecchio fuoristrada di marca giapponese. La signora è stata fermata in centro città dove si trovava per qualche compera. La sua mattinata però è finita male, con una serie di provvedimenti amministrativi che vanno dal sequestro del veicolo al ritiro della carta di circolazione. Da pagare almeno 800 euro e, a quel punto, ironia della situazione, tanto valeva pagare la polizza.

Deve averla pensata diversamente la coppia, valutando il vantaggio di un risparmio ripetuto anno dopo anno, a partire dal 1995, data in cui è scaduta la precedente assicurazione. Cosa sia accaduto allora per convincere i coniugi brugheresi a defilarsi dal pagamento non è noto, fatto sta che per 17 anni circa hanno utilizzato la vettura quotidianamente, per tragitti non troppo lunghi ma costanti, a Brugherio e non solo. Quando il comandante della locale Pierangelo Villa ha saputo della vicenda è rimasto a bocca aperta: il primo caso simile in trent’anni di servizio. Lo strano non è tanto l’escamotage di non rinnovare il tagliandino, quanto il fatto che per 17 anni, nonostante l’uso quotidiano, la coppia non abbia mai avuto nemmeno un piccolo incidente e non sia incappata in un controllo di routine. Ha macinato indenne 100mila chilometri almeno, abituandosi con disinvoltura a passare davanti al comando della locale o alla caserma dei carabinieri.

Ai vigili che hanno svelato la grave omissione pare non siano state date spiegazioni, sebbene il rischio corso sia stato elevato e la trasgressione effettivamente inspiegabile. Un incidente serio avrebbe potuto gettare sul lastrico la coppia e automobilisti terzi. Non si trova spiegazione nemmeno nella più diffusa povertà che, nell’ultimo anno, ha sensibilmente aumentato il numero dei falsificatori di assicurazioni. Una tendenza folle, purtroppo registrata dai dati. La famiglia in questione, infatti, per quanto non se ne possa conoscere la vita privata, non pare in situazione economica difficile.
Valeria Pinoia