Gli Squittìi di Alberto Casiraghy tra aforismi e fiabe disegnate

La nuova edizione degli “Squittìi” di Alberto Casiraghy a dieci anni dalla prima uscita e una mostra per raccontare l’arte del celebre editore d’arte di Pulcinoelefante.
Un’opera di Alberto Casiraghy
Un’opera di Alberto Casiraghy

Il brianzolo Alberto Casiraghy (classe 1952) che vive a Osnago ed è scrittore, editore di libri ricercatissimi e artista, non lavora mai per se stesso, ma per gli altri facendo e componendo e, soprattutto, continuando a dialogare come un bambino, tranquillamente col mondo intero.

A tal proposito basti pensare che l’anno scorso, ha ceduto al Comune di Milano la collezione di 10.441 libri d’artista della sua Casa Editrice Pulcinoelefante e col desiderio di donare lo ha fatto di nuovo nel 2021, quando ha deciso di regalare il libro “Squittìi” ai suoi conterranei. Questo libretto dal titolo curioso e civettuolo “Squittìi” che sta per verso di uccelli (le rondini squittiscono in primavera piroettando nel cielo), è stato rieditato da Bellavite editore in Missaglia, nel marzo 2021.

Gli Squittìi di Alberto Casiraghy tra aforismi e fiabe disegnate
La nuova edizione degli Squittìi

Bisogna riandare al 2012 quando in occasione dei suoi sessant’anni, Alberto Casiraghy pubblicava, dopo la raccolta Gli occhi non sanno tacere. Aforismi per vivere meglio (Interlinea, 2010) un suo nuovo libro di aforismi, Squittìi, 77 aforismi quieti e inquieti con disegni di John Giallo ed edito presso Bellavite, editore in Missaglia; quell’anno ricorrevano sia i trent’anni della nascita delle Edizioni Pulcinoelefante (1982-2012) e i sessant’anni di Alberto Casiraghi (in arte Casiraghy, Osnago, 1952) che della casa editrice è il fondatore. Tutto parte e si movimenta nella sua casa-laboratorio di Osnago.
Dieci anni fa Casiraghy raccoglieva un po’ di aforismi (77 per la precisione) e alcuni disegni (realizzati da un certo John Giallo) e ne fa un libricino dal titolo “Squittìi” cha viene stampato da Bellavite. Sono trascorsi dieci anni dal 2012 e Alberto Casiraghy decide di rispolverare quegli aforismi e di riproporli sotto una nuova veste; per la nuova edizione, realizzata sempre con Bellavite Editore, Casiraghy si avvale del progetto grafico di Paolo Vallara. Vi confesso che copia della raccolta di aforismi (quieti e inquieti) l’ho avuta in occasione della sua mostra ora in corso alla Leogalleries di Monza (dicembre 2021-gennaio 2022) di cui tra poco dirò.

Gli Squittìi di Alberto Casiraghy tra aforismi e fiabe disegnate
La nuova edizione degli Squittìi

Piccolo libretto, tascabile, con una copertina chiassosa di colore giallo e risguardi azzurro cielo; gli aforismi si presentano con la stessa brevità fulminante degli haiku: poche parole, a colpo d’occhio distanti, ma che illuminano in maniera inaspettata verità e riflessioni sulla vita. “Le frasi di Alberto si possono prendere come capsule distensive oppure al mattino presto non prima delle dieci. Affogati in una tazza di caffèlatte gli aforismi di Casiraghi possono aggiungere alla giornata quel tono particolare che la tanto decantata Ovomaltina non riuscì mai ad assicurarci”, con queste parole lo scrittore milanese Ambrogio Borsani ha presentato la raccolta illustrata di aforismi di Alberto Casiraghy, un piccolo scrigno di perle, saggezza e leggerezza.

A proposito degli aforismi di Casiraghy, Gino Ruozzi il collega professore ordinario di Letteratura italiana nel Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, scrive che in essi “la caratteristica principale è la meraviglia (…) nel suo caso poesia e meraviglia si identificano e ciò avviene perché gli aforismi hanno sovente il tempo e la forma della poesia”. E ancora Gino Ruozzi scrive che lo stupore di questi aforismi è prodotto “dalla costante ricerca del linguaggio infantile che è per eccellenza quello della meraviglia”.

Presento una brevissima selezione di aforismi tratti da Squittìi, 77 aforismi quieti e inquieti (“Sento gli squittìi dell’universo/ e ascolto con attenzione” scrive Casiraghy in uno dei suoi aforismi). Sogna e mostra di volare in cieli infiniti Alberto Casiraghy, apre finestre sul mondo, sulle persone che gli vivono attorno e non, su cose e oggetti quotidiani, su eventi che stringono la vita in una morsa; poi movimenta i sussurri e le ebbrezze dell’anima, le livide malinconie, le speranze che tentano di approdare nei pensieri e nel cuore. E poiché anche Casiraghy vive dolorosamente la nostra epoca virulenta ecco che ne esempla la condizione esistenziale in “Nessuna ingenuità è giustificabile davanti al mare che piange”, e ancor più con “Un giorno senza libertà è inenarrabile”, così come “La libertà conosce bene le prigioni”.

Il libretto carico di detti “sapienziali” è stato accompagnato da alcuni disegni, eseguiti in punta di matita da John Giallo -ebbene, vi dico subito che John Giallo è proprio Alberto Casiraghy- disegni semplici, fanciulleschi, con case minuscole, occhi volanti, pesci aerei, foglie e rami e alberi, scale verso l’infinito, tutto avvolto da un’aria misteriosa e di attesa. Gli artisti veri si dice sognano due volte. Perché hanno un cuore e una creatività da bambini. Non è poco e soprattutto amano chiudere gli occhi e lanciarsi nell’infinito dei sogni. Tanto che non finiscono mai di stupire. Ed io che ho conosciuto quel brianzolo di Alberto Casiraghy che vive in una casetta da fiaba in quel di Osnago insieme a una capretta e fa l’editore di libri d’artista essendosi avviato su questo percorso dopo aver lavorato in tipografia per la stampa de Il Giornale, oggi lo ritrovo anche in una magica e a dir poco natalizia mostra aperta fino al 15 gennaio 2022 alla Leo Galleries di Monza.

Gli Squittìi di Alberto Casiraghy tra aforismi e fiabe disegnate
La nuova edizione degli Squittìi

È qui che il famoso e amato editore Alberto Casiraghy, si lascia scoprire artista a tutto tondo, pur con gli anticipi disegnativi del libretto “Squittìi”. In mostra esposti circa 20 lavori di diverse dimensioni, realizzati con tecnica mista, a conferma del nuovo cammino intrapreso dall’editore di Osnago. Per fortuna che “I grandi artisti non sono mai sazi di abissi” recita ancora un suo aforisma; Casiraghy è un vulcano di creatività, non magniloquente ma fanciullesca, non ampollosa ma certificata, pacata, dolcissima, che lasciano fuoriuscire zebre, arcobaleni, scale che raggiungono il cielo, occhi fra nuvole e pesci che saltellano in mare. Questo mondo fiabesco, lascia entrare Casiraghy in quel surrealismo tutto italiano che è stato di Luca Crippa, di Vanni Viviani e Fabrizio Clerici.

Le opere di Alberto Casiraghy paiono mondi che s’aprono su altri mondi, finestre spalancate sull’universo, misteriosi puzzle che lambiscono la fantasia dei bambini sorpresi per novità e fiabe senza fine. Casiraghy occasiona queste magie con disegni senza tinte forti, tutto è raccontato con colori e toni pastellati che fanno lievitare queste bizzarre immagini sospese fra sogno e realtà. Fiabe dei nostri giorni, raccontate dall’artista-poeta, che fuoriescono in dono da un sacco pieno di magie e di bellezze, sogni ormai indispensabili per tutti noi.


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E ricordo infine che proprio domenica 16 gennaio 2022 (dalle 16.00 alle 19.00), alla LeoGalleries di Monza c’è da non perdersi la presentazione evento del libro: Emilio i rospi le stelle, con illustrazioni di Alberto Casiraghy e testo di Maria Rosaria Valentini, uscito per i tipi dell’ Editore Giraffe Bianche; l’ultimo capolavoro di Casiraghy che si cimenta con i rospi, le stelle e la luna, perché “ Emilio è un tipo buffo. Abita un po’ sui prati e un po’ tra le nuvole.
Sogna molto. Anche con gli occhi aperti.
Quando è stanco di sognare, fa il solletico ai rospi e parla con le stelle”.


Carlo Franza

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Nato nel 1949, Carlo Franza è uno storico dell’arte moderna e contemporanea, italiano. Critico d’arte. È vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (lettere, filosofia e sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e assistente ordinario. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore straordinario di storia dell’arte moderna e contemporanea (Università La Sapienza-Roma) , ordinario di lingua e letteratura italiana. Visiting professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose università estere. Giornalista, critico d’arte dal 1974 al 2002 a Il Giornale di Indro Montanelli, poi a Libero dal 2002 al 2012. Nel 2012 ritorna e riprende sul quotidiano “Il Giornale” la sua rubrica “Scenari dell’arte”.