Giussano, preghiera in moscheanon autorizzata: altra denuncia

Giussano – Erano rivolti verso Oriente, in direzione della Mecca, piegati sulle ginocchia. Li hanno trovati intenti a pregare il loro unico Dio, Allah, venerdì sera intorno alle 23.40. A una settimana dalla fine del Ramadan, i vigili hanno effettuato un altro controllo al centro islamico di via Cavour, dove, appunto, una trentina di musulmani stavano inginocchiati sui tappeti per la preghiera. Gli agenti di piazzale Aldo Moro hanno identificato le persone che stavano pregando. Questo è solo uno dei controlli effettuati dalla Polizia locale all’associazione culturale “Daawa” con sede in alcuni locali del condominio al civico 85 di via Cavour, dove si recano fedeli anche dai paesi limitrofi. Non essendo questa zona prevista per il culto dal vigente Piano di governo del territorio, è scattata la terza denuncia da parte dei vigili per violazione urbanistica a fronte anche dell’ordinanza di sgombero emessa dal Comune nel mese di luglio. Salgono, dunque, a quattro complessivamente le denunce a carico dell’associazione Daawa, tre dei vigili e una dei carabinieri. L’associazione ha iniziato la propria attività lo scorso mese di luglio quando iniziano gli interventi di ristrutturazione di un ex-bar al piano terra del palazzo. In Comune arriva la comunicazione da parte del proprietario circa l’affitto del locale a piano terra come sede di un centro culturale islamico. E contestualmente le famiglie residenti insorgono. Vanno dal sindaco Gian Paolo per un appuntamento e per avere rassicurazioni. Scatta dunque, in virtù del piano urbanistico, l’ordinanza di sgombero e ripristino dei locali. Per tutto il mese di agosto si susseguono i controlli delle Forze dell’ordine, che, molto probabilmente, proseguiranno questa settimana, l’ultima del Ramadan.
Federica Vernò