Monza – Furti, scippi, rapine a raffica. I commercianti e i residenti di via Boito e delle strade limitrofe invocano più sicurezza per il quartiere dopo l’ennesimo episodio di violenza ai danni della cartolaia di via Paganini.
«Due rapine in un anno – racconta ancora sotto choc – l’ultima il mese scorso quando un tipo, sicuramente drogato, mi è piombato alle spalle con il volto coperto da un passamontagna e un coltello con una lunga lama. Mi ha intimato di aprire la cassa. Erano le sei del pomeriggio e qui è buio pesto. Adesso ho paura a restare in negozio da sola, ci vorrebbero più luci per strada e una maggior presenza delle forze dell’ordine a cui va la mia riconoscenza per come sono intervenute rapidamente, ma che purtroppo non sono presenti nel quartiere per fare prevenzione».
Dopo l’ennesimo episodio i commercianti di via Boito hanno steso il testo di una petizione e sono già quasi duecento le firme raccolte tra la cartoleria e il bar pasticceria. Con loro ci sono anche la banca Popolare di Milano, bersaglio di una rapita qualche tempo fa, gli studi medici della zona, semplici cittadini.
«Noi cittadini – si legge nel resto della petizione che sarà consegnata al presidente di circoscrizione Gianluigi parenti e all’assessore alla Sicurezza Massimiliano Romeo – chiediamo di poter lavorare e camminare nelle nostre vie tranquilli,senza il pensiero che accada qualcosa ai nostri figli quando rientrano da scuola o dall’oratorio».
«Non dimentichiamoci – prosegue la cartolaia di via Paganini – che qui vicino ci sono le scuole, che i ragazzi si fermano per le attività sportive anche oltre le sei di sera e ora i genitori hanno paura a farli tornare a casa da soli. Sono convinta che una migliore illuminazione, qualche telecamera e una presenza maggiore delle forze dell’ordine scoraggerebbero i balordi in cerca di soldi per una dose».
Oltre alle rapine nei negozi sono in aumento anche gli scippi in zona, tra le vittime anche la titolare della tabaccheria di via Boito che qualche mese fa è stata anche malmenata per uno scippo. «Trovo che sia un quartiere molto abbandonato – conclude Anna Brambilla, titolare del negozio Bebé Color – noi per fortuna siamo un gruppo di negozi tutti vicini e ci facciamo più coraggio,ma è vero che alla sera qui è buio pesto, il parcheggio dell’ospedale è invaso da clandestini. I furti nelle case sono in aumento e ne sono stata vittima anch’io. Ci vorrebbero più controlli».
Intanto una prima riposta al problema sollevato dai commercianti arriva dal bilancio partecipato della Cinque che ha inserito oltre alla riqualificazione di via Boito una migliore illuminazione della strada e di via Paganini.
Rosella Redaelli