Monza – Vanno al tribunale del Riesame, Filippo Duzioni e Franco Riva. L’imprenditore bergamasco e l’ex sindaco di Giussano, impugnano l’ordinanza restrittiva emessa nell’ambito dell’inchiesta sulla “cricca brianzola”, in forza della quale sono finiti lunedì scorso in carcere (Duzioni) e agli arresti domiciliari”. L’udienza davanti al tribunale del Riesame di Milano, dovrebbe essere fissata lunedì.
Ha lasciato il carcere di Monza, Antonino Brambilla, dimissionario vicepresidente della provincia di Monza e Brianza, al quale il gip Maria Rosaria Correra ha concesso gli arresti domiciliari, accogliendo la richiesta avanzata in questo senso dal difensore del politico, l’avvocato Ivan Colciago. Brambilla, già condannato 20 anni fa per vicende legate all’inchiesta Mani Pulite, si è dimesso dunque dal suo incarico in Provincia, dove ricopriva anche l’assessorato relativo alla pianificazione territoriale.
Ruolo, quello rivestito alla provincia monzese, che secondo le accuse, avrebbe ottenuto come contropartita per aver fatto parte della presunta “squadra”, attraverso la quale Ponzoni sarebbe stato in grado di manipolare i piani regolatori di diversi comuni brianzoli: Desio, Giussano, anche se i sospetti si concentrano anche a Monza, Lentate sul Seveso, e altri. L’avvocato Colciago, ha raccolto lo sfogo di Brambilla (che è a sua volta avvocato), dopo aver lasciato il carcere.
“Brambilla non è come il ministro Fornero- ha tenuto a dire il legale- non piange per le avversità della vita, ma si batte per dimostrarne l’ingiustizia; le consulenze tecniche non sono tangenti ma il lavoro di un studio legale, gli 800.000 euro che vengono contestati non sono frutto di corruzione, ma di tre anni di lavoro, di centinaia di ore di lavoro e di riunioni”. Alla richiesta di attenuazione della misura cautelare, accolta dal gip, la procura di Monza aveva opposto parere negativo, “vista la sua ampia rete di conoscenze nel mondo imprenditoriale e politico, locale e nazionale”.
Restano in carcere Massimo Ponzoni, l’indagato principale, e (almeno fino alla pronuncia del Riesame) Filippo Duzioni, l’imprenditore la cui figura emerge come quella di un faccendiere che vanta contatti importanti all’interno del Pdl., a partire da Paolo Berlusconi. Le carte dell’inchiesta, hanno fatto emergere nuovi particolari, dai contatti Ponzoni Formigoni, fino a quelli con l’ex ministro ed assessore monzese all’urbanistica Paolo Romani, con colloqui che hanno sullo sfondo le vicende del pgt del capoluogo brianzolo. Nessuno degli avvocati difensori, per il momento, ha avanzato ricorso al tribunale del riesame. Da parte degli inquirenti, ufficialmente, non sono previsti interrogatori. La mole di carte sequestrate a seguito del blitz di lunedì scorso, sono al vaglio dei militari della guardia di finanza.
Federico Berni