Famiglie in disagio economico,300 euro mensili dal Comune

Monza – Un sostegno concreto per le famiglie in difficoltà. Il consiglio comunale approva all’unanimità il regolamento degli interventi di assistenza economica. Fino a trecento euro al mese (per sei mesi) per chi dimostri di vivere con meno di 6mila euro all’anno. La delibera mette a disposizione delle somme di denaro per cittadini monzesi (ma anche stranieri regolarmente residenti a Monza), in stato di difficoltà, ma il provvedimento approvato dal consiglio prevede anche altro: l’amministrazione, infatti, prevede di seguire personalmente con procedure mirate queste persone attraverso il Piano assistenziale individualizzato (Pai).

 «Gli interventi e le prestazioni sociali sono attivate sulla base di un progetto individuale predisposto dal Servizio sociale professionale del Comune attraverso il coinvolgimento e la condivisione degli interessati», si legge sulla delibera. I beneficiari sono i cittadini italiani e stranieri (con permesso di soggiorno) residenti sul territorio cittadino da almeno un anno. La valutazione di chi abbia diritto a questi aiuti è stabilita in base all’indicatore Isee (importo minimo vitale: possono chiedere gli aiuti all’ufficio Servizi sociali del Comune, infatti, chi si trova al di sotto di questo minimo: 5.965 euro per l’anno 2009.

La valutazione dei destinatari degli aiuti considera anche le situazioni di bisogno derivante da carenza (o assenza) di reti familiari o solidaristiche. «I contributi di assistenza economica ordinari, dell’ammontare massimo di 300 euro mensili, possono essere erogati ad integrazione del minimo vitale in situazioni di bisogno comprovato, per un periodo massimo di sei mesi», recita la delibera. Sono comunque previste deroghe ai limiti temporali per situazioni particolari e sono previsti anche contributi straordinari in modalità una-tantum.

La delibera regola anche i contributi a favore delle famiglie affidatarie di minori. L’ammontare del contributo mensile per queste famiglie è differenziato in relazione alle diverse tipologie di affido e varia dai 295 ai 664 euro. Sono inserite nel provvedimento anche delle borse di lavoro per sostenere persone in situazione di difficoltà/svantaggio durante lo svolgimento di un percorso di tirocinio di formazione e orientamento lavorativo: questo contributo, che può arrivare a 450euro mensili, è volto a facilitare l?inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro.
 «Questa è una delibera storica- dichiara l’assessore ai Servizi sociali, Stefano Carugo- era dal 1979 che non si prendevano provvedimenti di questo tipo e diventerà una delibera di riferimento in Lombardia».
Andrea Trentini