Monza – C’è anche un avvocato di origini salernitane con studio a Monza tra gli indagati nell’operazione Ghost Supplies della Guardia di finanza di Pesaro che ha scoperto un’evazione fiscale da 150 milioni nel settore del mobile gestita da una organizzazione a delinquere capeggiata da un noto imprenditore pesarese.
Dieci le persone denunciate. Secondo le indagini, attraverso una società di comodo con ramificazioni a San Marino e in Tunisia, il gruppo simulava un grosso giro d’affari con l’estero per acquistare materie prime in Italia senza pagare l’Iva. Sequestrati beni per 20 milioni.
L’indagine ha interessato varie città, oltre a Monza e Pesaro anche Urbino, Roma, Milano e Salerno. Oltre al noto imprenditore e all’avvocato, coinvolti anche un commercialista pesarese e altri sette complici, tutti indagati, che rischiano fino a 13 anni di carcere.
L’organizzazione avrebbe sottratto al fisco redditi per 89 milioni di euro ed emesso fatture contraffatte per 43 milioni. Sigilli in Italia e a San Marino a ville, appartamenti, capannoni, terreni, quote societarie, conti correnti, depositi di titoli, assicurazioni, riconducibili all’organizzazione. Sequestrati anche 1,5 mln di euro in denaro contante e due cassette di sicurezza in istituti di credito di San Marino.