Monza – È Angelo Scola contro tutti. Almeno stando ai pareri degli esperti e alle quote dei bookmakers internazionali, che alla vigilia del conclave continuano a dare il cardinale di Malgrate come favorito alla successione del dimissionario Benedetto XVI. Il nuovo papa sarà eletto dai 115 cardinali che da martedì 12 marzo, alle 16.30, si chiuderanno nella Cappella Sistina. Quattro votazioni al giorno, due al mattino e due al pomeriggio, e due fumate, entro le 12 e entro le 19, per comunicarne l’esito positivo (fumata bianca) o negativo (fumata nera). Fino all’«habemus papam» per cui servirà il quorum di 77 voti. Una fumata straordinaria, e quindi solo bianca, potrebbe essere a metà mattina o pomeriggio dopo uno scrutinio positivo.
Scola a parte – l’arcivescovo di Milano è stato molto quotato sin dall’inizio tra gli addetti ai lavori – tra i papapili nelle ultime ore è cresciuto il credito del cardinale brasiliano Odilo Pedro Scherer; mentre tra gli esperti è scesa l’ipotesi del papa nero, il ghanese Peter Kodwo Appiah Turkson. Papabili anche il canadese Marc Ouellet, che lasciando l’ultima Congregazione ha dichiarato che «Dio ha già deciso», e gli americani Sean Patrick O’Malley, cappuccino di Boston, o Timothy Dolan. E poi gli outsider da Sri Lanka o Filippine.
Si stanno scatenando comunque gli scommettitori di tutto il mondo. E anche per loro il favorito è Angelo Scola, quotato tra 3,00 e 3,75. A seguire arrivano le chance del ghanese Peter Turkson, uno dei più giocati dagli scommettitori, sul quale si punta tra 4,00 e 5,50. In terza battuta i bookmaker piazzano il cardinal Tarcisio Bertone, offerto intorno a 6,00. In linea con le previsioni sul prossimo Pontefice anche le scommesse sulla sua nazionalità: un Papa italiano è a 1,80, la provenienza africana o sudamericana (e quindi un Papa nero) è a 4 contro 1.
Tra i nomi spunta la possibilità che il nuovo papa si chiami “Leo”, nome quotato insieme a “Pietro”, pagati a tre volte la scommessa; “Pio” è quotato a 6,00.
E poi ci sono tutte le sfumature del Conclave, dalla durata a tutto ciò che può fare sbizzarrire gli scommettitori. Per la durata l’opzione più probabile (a 3,50 secondo il bookmaker irlandese Paddy Power) è quella di un solo giorno di attesa per la fumata bianca. Eleggere il successore di Ratzinger al primo colpo sarebbe una scommessa da 8 volte la posta.
Un tempo ragionevole per evitare che i cardinali cadano in tentazione e rompano la consegna del silenzio Twitter (un’eventualità bancata a 9,00). Facile prevedere, invece, che in quelle ore il sito di microblogging vada in black out a causa dei troppi post pubblicati (a 1,83). Dopo lo choc provocato dall’addio di Ratzinger, non è irragionevole pensare che anche chi prenderà il suo posto possa cedere alla pressione: le dimissioni del prossimo Papa si giocano a 3,50, ma si sale a 17,00 perchè il 2013 sia ricordato come l’anno dei tre Papi (non accade dal 1978, quando in pochi mesi si susseguirono ai vertici della chiesa Paolo VI, Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II).
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