Donna uccisa dal gelo a CaponagoNessun elemento sulla sua identità

I mozziconi di sigaretta e le bottiglie di whisky e vino, l'abbigliamento anomalo e la posizione del corpo, barrette di cioccolato attorno a lei. Sono questi gli unici elementi in mano alle forze dell'ordine per cercare di risalire all'identità della donna morta la scorsa notte per congelamento, in un parco di Caponago.
Donna uccisa dal gelo a CaponagoNessun elemento sulla sua identità

Caponago – Non si sa chi fosse né perché fosse lì, la donna trovata morta assiderata a Caponago questa mattina. Nessun documento e pochi elementi che possano permettere alle forze dell’ordine di ricostruire chi fosse. Di certo non è la vittima di una violenza o di uno stupro. Altrettanto sicuramente la donna, di età compresa tra i 50 e i 60 anni, è morta entro la scorsa notte e stamattina era già subentrato il rigor mortis. Una bottiglia di whisky vuota, un paio di cartoni di vino altrettanto vuoti, molti mozziconi di sigaretta attorno. Poi alcune barrette di cioccolato. Indossava una tuta da ginnastica e aveva dei mocassini estivi e quelle scarpe se l’era tolte da sé, per poi accucciarsi a dormire.
Fin qui il quadro complessivo, poi i dettagli che non tornano: clochard oppure no? Quello che non torna alle forze dell’ordine è il fatto che un senza tetto è abitualmente molto più organizzato di quanto non lo fosse la donna, senza nemmeno un riparo di fortuna. Alternative, chissà. Per ora è ipotizzabile soltanto che la vittima del freddo sia arrivata al parco Europa non dal lato delle case ma dalla tangenzialina.