Desio: ballottaggio Corti-ArientiGarbo: «Nuovo Pdl incompreso»

Ci sarà il ballottaggio, e questa non è una sorpresa, ma sarà tra Corti (centrosinistra) e Arienti (Lega Nord e Uniti per Desio) e non tra Corti e Garbo (Pdl-Udc-Lista Foti). Un vero scossone dalle urne desiane: il Pdl è passato dal 27% di un anno fa al 12,5%.
Desio: ballottaggio Corti-ArientiGarbo: «Nuovo Pdl incompreso»

Desio – Ci sarà il ballottaggio, e questa non è una sorpresa, ma sarà tra Corti (centrosinistra) e Arienti (Lega Nord e Uniti per Desio) e non tra Corti e Garbo (Pdl-Udc-Lista Foti). Un vero scossone dalle urne desiane. Il candidato del centrosinistra si è sempre mantenuto attorno al 37% delle preferenze mentre tra Arienti e Garbo è stato testa a testa fino all’allungo finale del candidato leghista che ha staccato l’avversario di oltre due punti percentuali, 20,5% contro il 18% conquistato da Garbo.

A spoglio ancora in corso, Tiziano Garbo è andato a complimentarsi con il candidato del Carroccio per il risultato ottenuto facendo una disamina di quanto accaduto: «Evidentemente il Pdl non è riuscito a comunicare il rinnovamento apportato alla lista e i giovani candidati non hanno saputo raccogliere quello che avrebbero dovuto». L’ex assessore al bilancio della giunta Mariani guarda al suo partito, l’Udc, che ha raccolto il medesimo risultato delle scorse amministrative. Il Pdl, invece, ai minini storici, al 12,5% (solo l’anno scorso aveva ottenuto il 27%), mentre la Lega ha conquistato il 17% (16,21% nel 2010).

«Non ho mai pensato in cuor mio che sarebbe stato meglio se ci fosse stato Garbo al posto mio – ha detto Arienti – Mi assumo tutte le mie responsabilità. Al ballottaggio andremo da soli: sarebbe assurdo cercare adesso il sostegno del Pdl. Quanto alla sinistra, ha già fatto il pieno, non potrà ottenere di più quindi sono fiducioso di vincere».

Felice il candidato del centrosinistra Roberto Corti: «Dalle nostre previsioni pensavamo ad un risultato meno roseo: è andata benissimo, evidente i desiani hanno voglia di cambiamento». Il Pd si è affermato come primo partito con il 21,59%.

Ago della bilancia al secondo turno sarà l’ex Giampiero Mariani, forte del suo 10%: «Al ballottaggio potrei decidere di lasciare libertà ai miei elettori oppure allearmi con il Pdl o addirittura con il centrosinistra, anche se è un’area con la quale non ho molto in comune. Ho lottato con due corazzate, il Pdl e la Lega, e la mia piccola scialuppa ha retto». Poi si toglie un sassolino dalla scarpa: «il Pdl ha scelto Garbo per fare credere che l’implicato con la ndrangheta fossi io, invece la gente ha capito benissimo le cose come stanno».

Ottima anche la performance di Di Carlo (Desio 5 Stelle) che ha ottenuto il 5,88%, il 2,31% per Ambrogio Sala dei Popolari, 1,52 per Claudio Fiore (Lega Padana Lombardia), 0,98% per Davide La Greca (Lega Italia), 1,46% per Giovanni Campisi (Forza Nuova), 0,87% per Ignazio Ceraulo (Fli).