Monza – Fa troppo caldo, dopo un’estate troppo secca. Pagano le castagne della Lombardia e soprattutto gli appassionati di caldarroste e marron glacé. Secondo un monitoraggio della Coldiretti regionale, sugli oltre 80mila ettari di castagneti fra le Alpi e il Po si sono registrate perdite fino all’80 per cento sulla produzione media delle singole varietà. «La lunga estate calda – spiega la Coldiretti Lombardia – ha lasciato il segno: ricci piccoli e verdi, castagne che faticano a maturare e l’assedio della vespa cinese. Anche la raccolta è iniziata in ritardo, a ottobre, mentre di solito parte nella prima della metà di settembre».
I postumi della siccita estiva, dunque, ma anche i parassiti. Il pericolo per i castanicoltori si chiama infatti ancora Cinipide galligeno, l’“alien del castagno” arrivato dall’Oriente e scoperto per la prima volta nel 2006 tra Bergamo e Brescia. Nel frattempo, spiega la Coldiretti regionale, le castagne stanno arrivando alla vendita al dettaglio con prezzi fra gli 8 e i 10 euro al chilo, mentre agli agricoltori vengono pagate fra i 4 e i 5 euro a seconda della varietà e della misura. Quasi raddoppiate rispetto al 2011.