Consiglieri con precedenti penali«Marrone e altri»: Desio, bufera

Desio, seduta salta. Mariani, l’ideaFarsi sfiduciare e correre da solo

Desio – Non era in aula giovedì sera Natale Marrone, consigliere comunale intercettato dai carabinieri mentre chiedeva ad un boss della ‘ndrangheta di dare una lezione a Rosario Perri. Nonostante l’assenza, Marrone ha però suscitato un duro confronto politico. Poche ore prima della seduta, infatti, l’esponente della maggioranza ha inviato una lettera al sindaco Giampiero Mariani e ai capigruppo dei partiti, per comunicare la sua decisione di “autosospendersi dal Pdl” ma di mantenere il suo incarico di consigliere comunale, da indipendente.

Marrone non si è però limitato a spiegare la sua posizione: nella lettera lancia pesanti accuse e ipotizza gravi irregolarità. Il sindaco ha comunicato di aver trasmesso la lettera ai carabinieri: “Se sono state commesse illegalità, saranno i carabinieri a verificarlo. Io non ho niente da nascondere”. E poi si è sfogato: “Basta gettare fango sul nostro lavoro. Io ho la mia onorabilità”. Nella foga, Mariani si è lasciato andare: “Parla proprio Marrone, che ha la fedina penale sporca”.

L’opposizione non si è fatta scappare l’occasione. Paolo Di Carlo (Lista 5 Stelle) ha chiesto ulteriori spiegazioni. E il dibattito si è animato, soprattutto dopo l’intervento del presidente del consiglio comunale Nicola Mazzacuva, che prima ha detto di non poter dire nulla su Marrone, per questioni di privacy. E poi ha aggiunto: “Ci sono altri consiglieri comunali, non solo Marrone, che hanno precedenti penali. Col sindaco abbiamo verificato il casellario giudiziario di tutti”. E qui il pubblico è insorto. Mazzacuva ha specificato: “Per legge, i precedenti penali di questi consiglieri non sono incompatibili con la loro elezione”.

Gli esponenti della Lega Nord hanno proposto la pubblicazione dei casellari giudiziari. “Per legge non si può fare” ha spiegato Mazzacuva. Per aggirare l’ostacolo, i consiglieri leghisti hanno dato il permesso a presentare in aula il proprio certificato giudiziario. Proposta colta al volo dalla minoranza: “Ciascuno è libero di decidere la pubblicazione del prorpio casellario” ha detto il grillino Di Carlo, conquistando gli applausi del pubblico.
P.F.