Concorezzo, Agrate, Cornate:157 esuberi nel Gruppo Compel

Concorezzo – Settanta licenziamenti sono stati annunciati per lo stabilimento concorezzese della Linkra. Settanta posti di lavoro a rischio che vanno ad aggiungersi agli altri 87 tagli previsti per gli altri due presidi dell’azienda sul territorio brianzolo: Agrate Brianza (40) e Cornate d’Adda, 47 esuberi su un totale di 50 lavoratori. Il totale è di 157 unità sulle 505 complessive che impiega la ditta collegata al Gruppo Compel, leader della tecnologia elettronica. È il quadro a tinte fosche tracciato dai vertici aziendali qualche giorno fa, durante un incontro in Assolombarda con i sindacati.

Lo stabilimento di Cornate che tratta la parte ottica è destinato a chiudere, quello di Agrate (tecnologie di difesa militare) a perdere circa un terzo dell’organico e quello di Concorezzo che si occupa di ponti radio, a subire la mutilazione più consistente. Senza contare i 38 esuberi annunciati dalla Compel nel sito principale di Cornate d’Adda. La situazione, insomma, è grave e i sindacati sono occupati proprio in questi giorni con le assemblee dei lavoratori e il confronto con le Rsu.

Le ragioni di una simile ristrutturazione sono sostanzialmente due: da una parte la crisi di mercato, dall’altra quella forte dipendenza dalle commesse di Alcatel e Siemens, multinazionali dalle quali la Linkra è nata con la funzione di fornitrice. In particolare, a generare il quadro critico attuale sarebbe la tendenza di Alcatel e Siemens a delocalizzare il lavoro e a spingersi verso Cina ed Estremo Oriente per le ovvie ragioni economiche che da anni allungano le aziende anche brianzole verso est. La conseguenza per un terzista come Linkra è il calo delle commesse e dei volumi produttivi.

«Questa motivazione – ha però commentato Antonio Castagnoli, Fiom Cgil – non giustifica l’annuncio dell’azienda. Quello che le rimproveriamo è di essersi mossa troppo tardi nella programmazione del lavoro e nella progettazione di nuovi prodotti in grado di staccarla dal cordone ombelicale di Siemens e Alcatel. La situazione era prevedibile, ci si poteva attivare con anticipo senza arrivare a questi estremi». Da questa considerazione, la posizione di contrasto dei sindacati che al momento rifiutano la prospettiva di 157 tagli. Il caso ormai è aperto e già il 22 giugno le parti torneranno a confrontarsi in Assolombarda. Prima di allora verrà organizzata la mobilitazione che coinvolgerà con ogni probabilità tutti i siti di Linkra. Prospettiva plausibile, due ore di sciopero in ogni stabilimento da fissare la settimana prossima.
Valeria Pinoia