Comune vara fondo anticrisima aumenta tariffe e rette

Desio: Pdl-Udc sceglie GarboCon Arienti e Corti è corsa a tre

Desio – Un bilancio all’insegna di tagli e risparmi, ma anche della solidarietà. In tempi di crisi economica, l’amministrazione comunale ha pensato a chi sta peggio. Nel bilancio preventivo 2009, che sarà presentato questa mattina, sabato 7 marzo, in consiglio comunale, è stato previsto un fondo da 100 mila euro, da destinare ai desiani in difficoltà. “Vogliamo sostenere chi  è in cassa integrazione e deve pagare un mutuo – ha annunciato il sindaco Giampiero Mariani -.  Interverremo nei confronti di quei lavoratori per cui né il governo, né la regione, né la provincia ha previsto un sostegno. Lavoreremo in collaborazione con la Caritas”.  Dopo l’approvazione del bilancio, si passerà agli aspetti più concreti, con la definizione dei criteri d’assegnazione e le modalità di accesso. La cifra stanziata, col tempo, potrebbe aumentare. “Ci auguriamo di incrementare questa somma – dice l’assessore al bilancio Luciano Biella – perché siamo consapevoli che 100 mila euro non bastano. E’ un inizio, per venire incontro a chi è colpito dalla crisi, che non risparmia neppure Desio”.  Se da un lato le notizie sono buone, dall’altro i desiani avranno qualche amara sorpresa. Nel bilancio, che è stato approvato giovedì dalla giunta, sono previsti  infatti aumenti di tariffe come la Tarsu e le quota per la scuola dell’infanzia e la mensa scolastica. Nello specifico, la tassa sui rifiuti aumenterà di circa il 5%. “D’altronde – spiega l’assessore Biella – era dal 2002 che non c’era un aumento”. La quota mensile per la scuola dell’infanzia passa da 125 a 140 euro. “Si tratta comunque di misure contenute, che si adeguano ai dati Istat. Più che di aumenti, parlerei di perequazioni, adeguamenti” specifica l’assessore. Il comune confida di fare cassa con la lotta agli evasori di Ici e Tarsu. Dal recupero dell’Ici prevede di incassare un milione e 200 mila euro. Dalla Tarsu 400 mila euro. Le amministrazioni devono fare i conti con le ultime disposizioni del governo, per cui, ad esempio, non è possibile spendere i soldi che derivano dalle alienazioni del patrimonio pubblico. “E’ finita l’euforia degli oneri di urbanizzazione. Il mercato immobiliare è crollato. E, per di più, le entrare derivanti dagli oneri non possono essere usate per la spesa corrente” dice l’assessore. In tempi così difficili, insomma, il bilancio  non poteva che essere caratterizzato da tagli e risparmi. Il documento dovrà essere approvato entro il 31 marzo.
Paola Farina