Seregno – C’è grande costernazione, afflizione, incredulità tra i colleghi di Seregno della filiale di via Raffaello Sanzio di Banca Intesa, dov’era impiegata Valeria Mariani, 27 anni. I colleghi presenti, perché molti sono ancora in ferie, hanno appreso la notizia della sua tragica morte, a Desio, intorno alle 8.45, avvertiti da una collega di un’altra filiale, amica della sorella di Valeria.
«Alle 8.30 ci eravamo stupiti di non aver ancora visto Valeria – dice la coordinatrice Silvia Arienti – di solito molto puntuale. Neppure il tempo di dirlo che è arrivata la notizia della sua scomparsa che ci ha traumatizzati. Ancora non riusciamo a renderci conto di come sia potuto accadere anche perché molti particolari non li conosciamo. Io posso dire che sul lavoro era molto precisa, seria e davvero in gamba, amava la sua professione. Ricopriva il ruolo di gestore e all’occorrenza veniva impiegata a fare lo sportello di cassa. Nel mio ruolo di coordinatore non posso dire altro perché la conoscevo da solo un anno e con il coordinatori non c’è quel rapporto di confidenza come invece può esserci coi colleghi».
«Era una giovane bravissima, carina, solare, la conoscevo da tre anni- aggiunge Gabriele Sala, uno degli impiegati veterani dell’Intesa di via Sanzio, una vita da cassiere- era al suo primo impiego ed era stata destinata a Seregno. Sempre puntuale e ineccepibile».
Con gli occhi rossi pieni di lacrime anche se ben celati da un paio di occhiali, Eleonora Bertoni, dice: «Siamo state assunte a pochi mesi di distanza l’una dall’altra nel 2008. Lei in novembre, io qualche mese prima. Da due anni il suo contratto era diventato a tempo indeterminato. Di lei ho un bellissimo ricordo. Era molto intelligente, una persona allegra, sportiva. Andava in palestra e amava la montagna. Avrebbe dovuto frequentare un corso di arrampicata. Era piena di interessi. Spesso siamo uscite assieme. L’ultima volta ci siamo salutate venerdì e non sapevo che cosa avrebbe fatto nel week end. Sul lavoro non portava i problemi. Sapevo che qualcosa non marciava per il giusto verso col suo ragazzo da qualche tempo, ma niente di più. Mi mancherà molto perché avevamo una buona intesa».
Paolo Volonterio