Che rimonta per Cantù a DesioZalgiris ko, super Shermadini

Rimonta storica per Cantù. La Bennet risale da -13 e piazza il colpo del ko contro il Zalgiris grazie a un tiro libero di Shermandini. Consegnando così ai brianzoli la prima vittoria nella top 16 di Eurolega.
Che rimonta per Cantù a DesioZalgiris ko, super Shermadini

Desio – Uno sparuto gruppo di tifosi lituani al seguito dello Zalgiris Kaunas, miglior espressione sportiva di un paese devoto al basket come pochi altri nel mondo, ha assaggiato mercoledì sera il caldissimo clima del Paladesio per la prima gara casalinga della Bennet Cantù nelle Top Sixteen di Eurolega. Dopo aver perso a Barcellona, la squadra di coach Trinchieri è già chiamata a giocarsi un match fondamentale per il passaggio del turno in uno dei gironi più duri in assoluto.

I saggi del basket dicono: quando tu inizi con canestro subito e palla persa in attacco, capisci subito che sarà una partita difficile. Nel caso Cantù ne avesse bisogno, lo Zalgiris mette subito in chiaro che è sbarcato in Italia, dopo aver perso con il Maccabi all’esordio, per prendersi i primi punti verso una qualificazione ritenuta obbiettivo minimo stagionale. Javtokas, Lipkevicius, Weems, Selenga e Jankunas, quartetto base e sesto uomo tutti a segno nei primi cinque minuti, provano a prendere il largo, ma Marconato, Leunen e Shermadini tengono a contatto gli affittuari di casa. Parziale di 8-12 a 3’36” dalla prima sirena.

Con nove punti in un minuto e mezzo, grazie soprattutto alle triple di Mazzarino e Basile, Cantù tocca il primo vantaggio sul 17-15 che diventa 21-17 a fine quarto grazie al lavoro di Shermadini sotto le plance. Il lungo georgiano chiude con sette punti un primo parziale contrassegnato anche dai potenti fischi dei sostenitori di casa contro Milovan Rakovic, reo di avere un passato importante in casacca Montepaschi Siena. L’atletismo di Weems diventa debordante nei primi minuti del secondo quarto; esempio ne è l’arresto e tiro a centro area dopo veloce ripartenza che accende il 21 pari sul tabellone. Scende in campo anche l’intensità, non ci sono più parziali pesanti, ma una gara punto a punto.

A 4’15 dalla fine del quarto si registra il primo tiro ignorante di Basile, una tripla da otto metri allo scadere dei 24 che regala tre ottimi punti, portati a sei in pochi secondi dalla stessa guardia di Ruvo di Puglia. A tenere a contatto lo Zalgiris prima una conclusione forzatissima da centrocampo di Selenga, che bacia il cotone accompagnata dallo stupore del tifo canturino, e poi le penetrazioni del playmaker americano Collins. L’ultimo possesso è gestito dall’ex Toronto Raptors Sonny Weems che non fallisce il fade away dal lato destro dell’area e archivia il primo tempo con il punteggio di 32-36. I secondi 24 minuti si aprono con un 6-0 per i lituani che affossa Cantù sino alla doppia cifra di svantaggio.

La tripla di Cinciarini, il post basso di Marconato ed i tre punti di Leunen in un amen fermano l’emorragia. Il laccio emostatico lo stringe una grande difesa. Cantù nella metà campo difensiva gioca in sei, i cinque del quintetto più il boato assordante di eagles e resto del palazzetto, diventato una bolgia in stile balcani. I nervi dei verdi di Kaunas reggono però l’impatto e mantengono un margine di sicurezza con il countdown di fine quarto che avanza spedito verso la sirena. La fuga dei lituani si abbevera alla fonte della linea della carità, grazie al sostegno degli arbitri che rifilano falli in serie a Brunner ed un tecnico a Trinchieri. 49-59: servirebbe un miracolo sportivo ai canturini per ribaltare il risultato nei soli dieci minuti conclusivi.

Ci prova Markoishvili che rimedia due punti ed un tecnico, come se non bastasse il divario già accumulato. Kaunas vola a +13 a 8′ dalla fine e proverà a giocare con il cronometro per il resto delle azioni d’attacco. In un solo minuto Cantù ricuce fino al -8: non è certo la tenacia la qualità che manca ai biancoblu. 63-66 a 5’5” dalla chiusura con i liberi di un Micov finalmente in partita. Markoishvili si riprende dalle malefatte d’inizio quarto, trova un gioco da tre punti per la parità e fa esplodere un già incontenibile PalaDesio.

Risponde Kalnietis con un buon arresto e tiro da oltre l’arco. Rakovic replica a Micov, ma un paio di liberi di Mr. Bean Shermadini ristabiliscono il -1 ad un solo giro d’orologio dalla fine. Cantù difende e il centro georgiano torna dalla linea dei liberi con tanto di anti sportivo per Rakovic. 72-71 per i biancoblu, palla in mano e 19 secondi da giocare. Si va in lunetta a ripetizione. Tutti perfetti, Cantù sopra di tre, finché Weems a 3” dalla sirena non decide di dare una svolta: sbaglia volutamente il secondo dopo aver centrato il primo, prende il rimbalzo e trova incredibilmente il pari.

Dopo il time-out di Trinchieri si va sotto l’altro canestro. Kaunas ingenuamente commette fallo. Shermadini torna ai liberi, segna il primo e i restanti tre secondi si esauriscono tra rimbalzo e controfuga di Popovic. La preghiera sulla sirena neanche si avvicina al ferro. L’aereo per la Lituania sta già scaldando i motori: lo Zalgiris torna a casa con una sconfitta pesantissima. Cantù squarcia il discorso qualificazione. Passerà tutto dalla trasferta a Tel Aviv di settimana prossima.