Cesano, politica come BeautifulPdl in frantumi, Busnelli se ne va

Cesano, politica come BeautifulPdl in frantumi, Busnelli se ne va

Cesano – Il presidente del consiglio comunale rimane in quota al Pdl. Con 17 voti favorevoli (la sola maggioranza) e 12 voti per Vittorio Costantini “Insieme per Cesano” (il nome proposto dall’opposizione) Fabio Milan, 46 anni, residente al Villaggio Snia, gestore di un impianto di campi da calcetto in zona Sacra Famiglia, è stato eletto nuovo presidente. La votazione non è stata certo all’acqua di rose e la chiamata “alle urne” è stata accompagnata dal secondo ammutinamento tra le file del partito del Cavaliere.

Busnelli, addio Pdl Dopo Daniele Ceccarello, che ha dato vita a “Un futuro per Cesano” con Domenico Cannizzaro Pd (i due sono entrati in aula a presidente già eletto), a dire addio a Berlusconi è stato Franco Busnelli. L’ex presidente del consiglio, ex An, ha aderito alla neocivica degli ex assessori Michele Santoro e Claudio Scolari, spiegando il cambiamento con la difficoltà di operare all’interno di questa amministrazione per chi è dell’area Pdl Cesano. Un addio amaro, e anche lui, come Ceccarello e Cannizzaro, non ha preso posizione, dichiarandosi libero di votare pro o contro le proposte di maggioranza e opposizione.

Opposizione critica – L’ennesimo colpo di scena del teatrino della politica cesanese è stato accompagnato dalla solita valanga di critiche delle minoranze. L’ex sindaco Paolo Vaghi guarda con indignazione il declino del profilo politico cittadino: «Sono oltre trent’anni che a Cesano non accade una cosa del genere». Pietro Nicolaci capogruppo Pd si è concentrato sulla mancanza di collaborazione: «La scorsa settimana avevamo rinviato l’ordine del giorno per lavorare insieme nel rispetto della neonata lista civica, invece avete ancora scelto il presidente da soli, senza interpellarci». Ermetico e concreto Alessandro Scaglione, “Italia dei valori”, che ancora una volta invita il sindaco a dimettersi.

Il capogruppo Rovelli – Dall’ennesimo consiglio comunale al vetriolo chi ne esce con le ossa rotte, ma a testa alta, è il capogruppo Pdl Andrea Rovelli. In perenne pole-position per diventare il presidente del “parlamentino locale”, finisce sempre nell’angolo, eppure rimane fedele, ma quando giovedì anche l’amico Franco Busnelli ha ”tradito”, è stato lui a lanciare il grido d’allarme. «Stupito e addolorato per l’addio di Busnelli – ha dichiarato – rimetto il mio mandato nelle mani del gruppo e del partito. I fatti che ci vedono protagonisti, appassionerebbero le massaie cesanesi più di Beautiful con assessori e consiglieri che facevano parte del Pdl e che ora sono in un altro contenitore, sembrano reduci da un rapimento, tutti uniti, sputati fuori uno a uno dalla balena, rimane da capire chi sia Pinocchio. Chi oggi rimane a lavorare in silenzio, sembra un passeggero di terza classe del Titanic, vediamo l’iceberg, il capitano (sindaco ndg.) o cambia rotta o abbandona la nave, deve dimostrare di fare politica». Parole che hanno spinto Marina Romanò a parlare: «Per curare il malessere continuerò a essere disponibile come sempre, se volete parteciperò anche alla conferenza capigruppo».

Cri.Marz.