Cesano – Il decreto Gelmini fa le prime “vittime”: gli aspiranti primini del “Liceo sportivo”. L’indirizzo aperto cinque anni fa all’Istituto d’istruzione superiore “Ettore Majorana” (in tutta la Provincia di Monza e Brianza sono due), il settembre prossimo non potrà contare sulla classe prima. La notizia era nell’aria da tempo, strettamente collegata all’entrata in vigore della riforma firmata dal ministro alla pubblica istruzione Maria Stella Gelmini dove dei licei sportivi non c’è alcuna traccia. Una situazione che si poteva risolvere organizzando diversamente gli orari dei docenti, ma la tempistica non ha giocato a favore del plesso di via De Gasperi: la riforma è arrivata dopo il termine per la gestione dell’autonomia e così le scuole non hanno avuto il tempo di organizzarsi. Il preside, Carlo Giustizia, ha scelto di non aprire le iscrizioni. «Abbiamo atteso sino all’ultimo per avere notizie in merito – spiega – ma alla fine non ricevendo comunicazioni ufficiali, abbiamo deciso di non proporre il liceo sportivo agli studenti delle medie, com’è sempre avvenuto in passato, onde evitare a settembre fastidiosi disguidi, insomma che i ragazzi arrivassero in classe, ma quell’indirizzo non poteva essere garantito».Per la scuola è una grave perdita dal punto di vista dell’offerta formativa? «Si tratta comunque di un arricchimento professionale che viene meno». Cosa accadrà allora tra i banchi del “Majorana”? «La previsione prima del decreto era quattro classi prime Itis, tre Liceo Tecnologico, due Sportivo e una Artistico, a questo punto visto che il liceo sportivo non ci sarà, ai potenziali 270 studenti che arriveranno a settembre proponiamo cinque classi Itis, quattro Liceo Scienze Applicate e uno Artistico». Una situazione che si dovrebbe risolvere nell’annata didattica 2011-2012, quando i ragazzi potranno ritrovare tra gli indirizzi di studio anche il liceo Sportivo, una realtà pensata come risposta concreta a quei giovani che amano l’attività agonistica. Punto forte dell’indirizzo sono cinque ore di educazione fisica, contro le classiche due previste in tutti gli altri corsi, ma rimangono comunque inalterate le altre materie e così chi sceglie di puntare “sul movimento” a volte rimane spiazzato, pensando che basti tirare quattro calci dietro a un pallone per ottenere il diploma. Il liceo sportivo è qualcosa di più, un indirizzo scolastico vero e proprio, ma forse per il ministro Gelmini non è così e allora via alla cancellazione.
Cristina Marzorati