Cesano, fu candidato-consigliere:arrestato nella retata delle cosche

Cesano – Il suo nome negli ambienti della politica di Cesano Maderno è praticamente sconosciuto, eppure non più tardi un anno fa tentò di entrare a far parte del consiglio comunale. La lunga mano dell’ndrangheta ha cercato un posto al sole vicino alle splendide sale di palazzo Borromeo con Eduardo Salvatore Sgrò, trentasei anni, cesanese, che nell’estate del 2009 era tra i candidati del Pdl a sostegno di Marina Romanò sindaco e ottenne trentacinque voti. Vicino ad An, o almeno ufficialmente Sgrò sarebbe stato tra gli ex An entrati nel novello Popolo della libertà. Oggi i carabinieri della compagnia di Desio l’hanno arrestato nell’ambito della maxioperazione contro la malavita e nei suoi confronti le accuse sono pesantissime: droga e minacce. In manette è finito anche il fratello Giuseppe, più giovane di quattro anni. Inevitabile cercare di capire chi presentò il suo nome al partito, per questo abbiamo chiesto spiegazioni a Marco Mastrandrea, capogruppo Pdl Seveso sino a qualche settimana fa, che durante la tornata delle comunali cesanesi si era occupato proprio della campagna elettorale. «É un argomento delicato – afferma – i nomi li stiamo apprendendo anche noi dai giornali, è giusto approfondire prima di rilasciare dichiarazioni». Invece il sindaco, Marina Romanò, sulla questione Sgrò afferma di «non saperne nulla», ma alla domanda se i cittadini si siano mai confidati con lei di situazioni malavitose in città, non parla e si lascia andare a un sorriso, mentre sull’operazione condotta tra gli altri anche dal capitano di Desio Cataldo Pantaleo afferma «ora sta a tutti noi mantenere alta la guardia per evitare qualunque genere di infiltrazioni».

Cri.Marz.